Si è conclusa ieri la spedizione a stelle e strisce per la Juventus di Massimiliano Allegri. Una dozzina di giorni trascorsi sul suolo americano con tre test piuttosto probanti che hanno impegnato l'intera carovana e mostrato uno spettro abbastanza chiaro sullo status di forma dei giocatori. Barcellona, Paris Saint-Germain e Roma: un trittico di grandi sfide passando dalle città di New York, Miami e Boston. Il bilancio, in termini sportivi, è positivo con due vittorie - di cui una ai rigori - e una sconfitta. 

Da prendere come campione d'esame è soprattutto il match contro i giallorossi di Di Francesco, disputato ieri al Gillette Stadium di Foxborough. Una prestazione davvero soddisfacente secondo Allegri, specialmente nella prima ora di gioco con l'assetto principe (4-2-3-1) in campo e i componenti già dotati di un'ottima intesa. L'unico volto nuovo a scendere sul manto erboso è quello di Mattia De Sciglio, schierato terzino destro alle spalle di Cuadrado. La coppia difensiva è formata dal rientrante Rugani e l'inossidabile Benatia, alla terza consecutiva da titolare nell'ICC. Marchisio scalza Khedira affiancando Pjanic mentre la fascia sinistra è ancora di proprietà Sandro-Mandzukic. Dybala-Higuain in avanti. 

Un super Marchisio in contrasto | Foto: gazzetta.it
Un super Marchisio in contrasto | Foto: gazzetta.it
(4-2-3-1): Buffon; De Sciglio, Benatia, Rugani, Alex Sandro; Pjanic, Marchisio; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. 

A due settimane dalla prima partita ufficiale contro la Lazio che assegnerà la Supercoppa Italiana, i segnali sono estremamente positivi sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico-tattico. Allegri ribadisce a più riprese da tempo la necessità di migliorare tecnicamente, nella gestione del pallone e nella sua circolazione. Nella fase di non-possesso, è evidente la volontà di avere una Juventus più alta, più aggressiva e intenta al recupero alto della sfera. Nei 60' iniziali, nonostante qualche sbavatura difensiva, i bianconeri dominano il campo. Da sottolineare con l'evidenziatore due nomi: Claudio Marchisio e Alex Sandro

Il centrocampista è finalmente tornato ai suoi livelli dopo un anno trascorso tra alti e bassi nel lento recupero dall'infortunio. Dopo aver siglato la doppietta decisiva nella gara contro il PSG, Marchisio offre una performance fatta di sostanza, gamba, eleganza e intelligenza. Sempre al posto giusto al momento giusto, il numero 8 pare aver superato momentaneamente Khedira nelle gerarchie, più indietro nella condizione fisica. Alex Sandro, invece, cresce vertiginosamente giorno dopo giorno: lo strapotere fisico unito alle sue qualità tecniche lo rendono una montagna insormontabile per gli avversari. Ieri ha messo a ferro e fuoco la retroguardia giallorossa, costantemente rimasta sotto la pressione del brasiliano. E' lui ad illuminare la strada a Mandzukic per il goal del vantaggio con un filtrante eseguito con il contagiri. 

Ottime le prove di Rugani - con soli tre giorni di lavoro alle spalle - e De Sciglio, sempre ordinato e pulito negli interventi. Non fa notizia, invece, Paulo Dybala che delizia il pubblico con il suo repertorio fatto di tunnel nello stretto (vs Nainggolan) e sterzate che spaccano in due la difesa. I palloni sbagliati dalla Joya durante il pomeriggio di Foxborough si assestano attorno allo zero. Imprendibile per i difensori ancora in condizione precaria.

Bernardeschi in azione | Foto: @khaledalnouss1
Bernardeschi in azione | Foto: @khaledalnouss1
(4-3-3): Pinsoglio; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Asamoah; Khedira, Bentancur, Sturaro; Bernardeschi, Kean, Douglas Costa. 

Nella Juve/2 che scende in campo nella mezz'ora finale ci sono quattro facce nuove: il terzo portiere Pinsoglio, Bentancur, Douglas Costa e Bernardeschi. Debutto assoluto per il numero 33, schierato esterno destro nel 4-3-3 disegnato da Allegri. Nella prova generale di squadra che fa uscire tutte le difficoltà per un modulo e un'intesa certamente non al top, spiccano la generosità difensiva di Bernardeschi, il grande senso della posizione di Bentancur e la fisicità disarmante del giovanissimo Kean. Con le pile scariche ormai Lichtsteiner e Barzagli che faticano a stare dietro ai giovani della Roma, la rete del pareggio di Dzeko si sviluppa proprio su quel settore. 

Nella lotteria dei rigori vincono i bianconeri con un grande Pinsoglio tra i pali che neutralizza il primo tiro di Tumminello e Douglas che realizza il quinto penalty decisivo. Una tournée positiva con ottime indicazioni su cosa c'è di buono e cosa bisogna lavorare per arrivare pronti all'appuntamento con la nuova stagione. Il prossimo e ultimo test amichevole è in programma sabato a Wembley contro il Tottenham di Pochettino. Una partita di prestigio che farà le prove generali in vista della Lazio, primo scoglio di un'annata che si preannuncia ricca di insidie.