Negli Stati Uniti è pronto ad andare in scena un succulento antipasto di campionato con la sfida fra Juventus e Roma. Anche di questo ha parlato Alessandro Florenzi in una lunga intervista concessa al quotidiano La Stampa. L'esterno giallorosso è pronto a rivelarsi prezioso e utile anche per Di Francesco, mentre con De Rossi rappresenta la continuità romana e romanista in uno spogliatoio che ha perso uno come Francesco Totti. La Roma, senza se e senza ma.
Florenzi ammette che l'assenza di Totti si avverte nello spogliatoio: "Ci manca, come persona, compagno, capitano: ci avevo fatto tutti i ritiri. Se ho fatto l’abitudine a vederlo dietro una scrivania? Veramente no, perché ancora non l’ho visto. Ma ci starà vicino e per noi sarà un gran vantaggio. È entrato in tanti miei sogni. Lo vedevo quando facevo il raccattapalle, al mio esordio sono entrato al suo posto e mi ha fatto l’assist per il mio primo gol: potevo chiedere di più? Sono stato fortunato a vivere quel che è stato Francesco, i suoi anni, la sua fine calcistica, toccante, per tutti quelli che amano il calcio. Ora lo vivrò da dirigente e sono sicuro che farà il meglio per la Roma, come ha sempre fatto". Sul mercato Florenzi non ha dubbi sul peso della cessione di Bonucci in casa Juventus: "Juve indebolita senza Bonucci? Sì, perché è un uomo di carisma e personalità, che a loro leva tanto, anche se restano una squadra formidabile, quella da battere".
Certo anche la Roma ha fatto diverse cessioni di giocatori importanti, ma se non altro è arrivato il rinnovo di Nainggolan: "Le cessioni di Rudiger e Salah? Sono stati molto importanti, ma speriamo che siano e sono rimpiazzati da giocatori altrettanto forti. Nainggolan? Il più forte centrocampista del campionato e forse non solo di quello italiano". Il prossimo campionato si annuncia molto combattuto, in più ci saranno quattro posti per andare direttamente in Champions League: "Se ho paura di non entrare in Champions? Il Milan e soprattutto l’Inter, che non ha le coppe, possono dire la loro, ma noi siamo pronti a dar battaglia a tutti". Ultima battuta su Di Francesco: "Di Francesco? Allenare a Roma è difficile: Non lo dico io, ma gli anni: qui si passa dalle stelle alle stalle. Ci sono tante radio, tv, siti, che ogni giorno parlano di tutto, anche delle cose più banali. Ti devi concentrare".