Andrea Poli ha voglia di iniziare ufficialmente con il Bologna. Dopo quattro anni di Milan, l'ex mezzala rossonera non ha perso la determinazione e l'intenzione di fare bene con i felsinei. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Poli parla proprio del suo nuovo club, sottolineando inizialmente l'importanza della scelta: "Il passaggio al Bologna non è un passo indietro nella mia carriera - ha detto - Chi pensa una cosa simile è fuori di testa. Io e la squadra rossoblu abbiamo l’ambizione di tornare subito protagonisti. Abbiamo voglia di crescere insieme. Mi hanno voluto fortissimamente e abbiamo scoperto subito di avere le stesse idee".

In merito al suo utilizzo tattico, Poli non lascia giudizi, affermando di potersi adattare in ogni zona del rettangolo di gioco: "Trequartista? Un’idea che aveva già avuto Seedorf nella sua breve parentesi sulla panchina del Milan. Mi schierò in quella posizione nell’ottavo di finale contro l’Atletico Madrid. E’ una possibilità. Che non mi dispiace. Così come posso giostrare da mediano davanti alla difesa. Il 4-2-3-1 è un modulo molto offensivo, va interpretato con grande saggezza tattica. A me interessa essere utile alla causa Bologna in qualsiasi angolo del campo".

Parlando dei suoi idoli, invece, il centrocampista del Bologna lascia spazio anche ai trascorsi in rossonero con Mattia Destro, che ritrova: "Fin da ragazzino andavo pazzo per Pirlo. Per me è stato un onore giocare al suo fianco in Nazionale. Poi, ho sempre guardato con ammirazione a Gerrard e Lampard. Campioni che hanno chiuso con il calcio ma che hanno segnato una strada. Con Mattia siamo stati insieme al Milan. Lui ha grandi potenzialità. Ma dicendo questo non scopro niente di nuovo. Lo vedo carico al punto giusto. Destro tornerà a segnare tante reti in campionato. Ma il Bologna non può, non deve dipendere dai singoli. La nostra forza sarà difendere e attaccare tutti insieme".

Passaggio obbligato, poi, sul nuovo Milan: "Nessun rimpianto. Sono milanista e sono orgoglioso di aver dato il mio contributo in un momento difficile della storia del club rossonero. Scudetto? Di sicuropuò lottare per il titolo anche se la Juve resta la favorita. I bianconeri anche senza Bonucci hanno ancora qualcosa in più. Sono arrivati giocatori di valore, ma il colpo vincente può essere la conferma di Donnarumma. Gigio è un grande talento e ha solo 18 anni. Può dar vita a un lungo ciclo anche se, dopo la tormentata vicenda contrattuale, non sarà più visto e giudicato da ragazzino. Da lui tutti pretenderanno molto. Ma Donnarumma ha la testa giusta per reggere certe pressioni". 

Un Milan, dunque, rinforzatosi, ma che non ha conquistato, secondo il centrocampista, lo scettro di regina sul mercato: "Quale squadra ha fatto il miglior mercato? Il Napoli. Ha confermato i suoi giocatori più importanti. La squadra di Sarri propone il calcio più divertente di tutta la Serie A. Anche loro lotteranno per il titolo. Il campionato italiano sta tornando a essere un torneo di valore assoluto". 

Decisa, infine, la risposta inerente gli obiettivi del Bologna: "Dobbiamo stare con i piedi per terra. Il nostro primo obiettivo è riaccendere l’entusiasmo di una piazza che merita tanto e che ci segue con straordinaria passione". E, sulla telenovela-Cassano: ""Non voglio pensarci. In questo momento ho un solo obiettivo: fare bene con il Bologna. Esco da un anno non facile. La mia sfida è tornare a essere un giocatore importante. La mia è una ripartenza carica di belle aspettative".