Massimo risultato con il minimo sforzo, il titolo che il Milan regala per il proprio ritorno in Europa non è il massimo della fantasia, ma descrive bene quella che è stata la prestazione rossonera in Romania contro il Craiova. La squadra di Mangia ad un certo punto l'ha messa sul piano della corsa, e ha fatto bene, perchè è forse questo l'unico fronte su cui i rossoneri potevano andare in difficoltà nel corso della sfida di andata del preliminare di Europa League. Montella, però, non ha paura anche di cambiare in corsa dalla panchina e così alla fine arriva una vittoria di misura, ma importante.
Importante soprattutto per i primi segnali che iniziano a mandare alcuni dei nuovi giocatori arrivati nel corso di una campagna acquisti clamorosa e che ancora non si è conclusa. Tre nomi su tutti sono quelli che lasciano le impressioni migliori contro il Craiova. Partiamo dall'uomo decisivo tabellino alla mano, quello che con la sua rete decide il match. Ricardo Rodriguez fa vedere ancora una volta di poter essere un esterno di difesa che può determinare anche nell'altra metacampo. Si può ancora migliorare in fase difensiva e di gestione della palla soprattutto in fase di uscita, ma sono tutti aspetti su cui Montella conta di poter intervenire in maniera efficace. Altro volto nuovo della difesa è quello di Musacchio e anche in questo caso la sfida contro il Craiova regala un pollice alto al difensore argentino. Forse cerca troppo spesso l'anticipo, ma nell'uno contro uno non si fa quasi mai sorprendere ed è sempre attento a scivolare sull'esterno per aiutare i terzini quando vengono puntati dai piccoletti rapidi di Mangia.
Infine a centrocampo la figura di Kessie comincia a regalare sprazzi di dominio soprattutto dal punto di vista fisico. L'ex Atalanta regala un paio di progressioni che spaccano in due il centrocampo del Craiova e aprono improvvise praterie per le ripartenze del Milan. Un giocatore in grado di avere questo cambio di passo a fine luglio è un bell'avere per Montella. A proposito del tecnico, è vero che il Milan non regala una prestazione scintillante, ma è giusto sottolineare tutte le assenze che per vari motivi hanno colpito la squadra: Romagnoli, Bonucci, Biglia, Suso e Calhanoglu, solo per citare quelli rimasti fuori non per motivi di mercato, ma perchè indietro di condizione o non inseriti in tempo nelle liste UEFA. L'impressione è che il Milan sia solo al 20% circa del proprio potenziale, anche perchè come spiegato da Montella alcuni giocatori ancora non si conoscono, causa viaggi intercontinentali che hanno diminuito di molto le possibilità di allenarsi. Poco male, ci sarà tempo per migliorare. Magari a partire dal ritorno con il Craiova a San Siro, dove ci potrebbe essere un pubblico numeroso e affamato di Milan.