E' stato svelato ieri, a Milano, il calendario della prossima serie A. Sfide intricate, delicate, ma ovviamente solita cautela perché ogni gara fa storia a sè. Il tempo delle previsioni e dei bilanci, però, è sempre vivo, soprattutto quando il calcio stenta (amichevoli escluse) e bisogna tracciare le papabili linee guida della prossima stagione sportiva. Anche la Roma, ovviamente, fa sentire la sua voce, nemmeno troppo ridotta, in questo giro di analisi che hanno fatto seguito al sorteggio delle 19 gare di A.
Per Monchi si tratta di un "avvio senz'altro complicato", fatto di sfide ardue, soprattutto perché in un mese, agosto, senza la necessaria preparazione e unione di squadra.
Infatti i giallorossi apriranno la loro stagione in maniera alquanto ardua, con l'Atalanta in trasferta, nel delicato Atleti Azzurri d'Italia, per proseguire poi con l'Inter, altra lombarda, stavolta tra le mura amiche, sabato 26 (insomma meno di un mese ed è di nuovo Spalletti vs Stadio Olimpico, incredibile a dirsi). Settembre invece dovrebbe essere il mese della calma, a mercato chiuso e con possibilità concrete di fare filotto: arrivano infatti (nel bel mezzo però delle sfide Champions, con un girone tutto ancora da definire) Samp, Verona, Benevento e Udinese, con i campani da affrontare al Vigorito nel turno infrasettimanale.
Ottobre, mese decisivo perché gli impegni iniziano a dare il loro peso sulle gambe dei giocatori, vede un avvio simile a quello di agosto, ma racchiuso in 15 giorni (per via della pausa prevista per la Nazionale): prima il Milan (a San Siro), poi il Napoli in casa, come detto con la possibilità di rifiatare tra le due sfide. Il decimo mese dell'anno si chiude poi con Torino, Crotone e Bologna, queste ultime entrambe in trasferta. Un mese complicato: sulle prime due sfide non serve spiegare perché, sulle tre apparentemente innocue bisognerà vedere la tenuta delle sfidanti: con buona probabilità per la Roma queste tre sfide saranno più facili al ritorno che all'andata (sempre che il Crotone non sia coinvolto nella rimonta salvezza come quella dello scorso anno).
Novembre, invece, è il mese del derby: il 19, infatti, arriva la Lazio, in casa, nel mezzo di due trasferte "strane", Fiorentina e Genoa. Senza dimenticare che in questo mese e mezzo si decidono le sorti europee, con le ultime gare del girone di Champions. Dicembre è un mese calmo, eccezion fatta della super-sfida di Natale: c'è la Juve allo Stadium proprio all'antivigilia della Festa. Servirà una vittoria, magari corredata dai "semplici" successi del mese su SPAL, Chievo, Cagliari e Sassuolo.
Alla Befana, ecco la prima di ritorno, con l'Atalanta, stavolta in casa. Da lì la sosta (novità assoluta, in stile Serie B), e via con tutte le gare rimanenti. Sapendo che quest'anno, l'anno di Russia 2018, si termina già il 20 maggio, e che anche quest'anno la sfida in casa con la Juve arriva il 13 dello stesso mese (l'anno scorso fu il 14): una coincidenza che per molti sembra fare da presagio. La domanda, alla fine, è sempre e solo la stessa: ma sarà questo l'anno buono?