Medhi Amine Benatia El Moutaqui è un calciatore francese naturalizzato marocchino che attualmente gioca nella Juventus ed è inoltre il capitano della nazionale nordafricana. I bianconeri, senza pensarci sù due due volte, hanno deciso di riscattarlo. Perchè? Ve lo spieghiamo. Fondamentalmente è una pedina essenziale per Allegri che fino alla passata stagione lo utilizzava come "riserva di lusso", avendo davanti giocatori del calibro di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, ma proprio ora, con la cessione di quest'ultimo, Benatia risulta essere ancora più fondamentale nel blocco difensivo bianconero.
L'arte di essere panchinari non è per tutti, specialmente per uno come lui. Dopo alcune grandi stagioni all'Udinese, nella sessione estiva del calciomercato 2013 passa alla Roma per ben 13 milioni di euro che significavano un grosso investimento sostenuto dalla società giallorossa. Qui gioca bene, segna e fa il suo dovere e molti lo etichettarono come uno dei migliori difensori in Serie A. Si guadagna così la chiamata del Bayern Monaco. In due anni, in Bundesliga, gioca 46 partite mettendo a segno 3 goal, sfornando anche 3 assist, ma gli anni a Monaco non sono i migliori della sua carriera. Spesso infortunato, il giocatore marocchino silenziosamente si allena per recuperare dai guai fisici, ma quando sembra aver risolto il tutto nel migliore dei modi, ecco che una ricaduta fa risprofondare Benatia nel tunnel degli infortuni. Resta out per molto tempo e così il Bayern, dopo due anni, lo gira in prestito alla Juventus. Qui entra a far parte della difesa più organizzata di tutta Europa e sicuramente le sue pretese non sono di certo quelle di giocare ogni singolo match; senza fiatare Benatia diventa un panchinaro d'oro e quando Max Allegri lo prova in campo si fa trovare sempre pronto ad ogni evenienza. Purtroppo anche qui gli infortuni sembrano perseguitarlo, sicuramente non gravi come quelli subiti a Monaco, ma comunque grattacapi che minano la tranquillità interiore del calciatore.
La Juventus versa nelle casse del Bayern Monaco ben 17 milioni di euro per il riscatto del marocchino e finalmente la società torinese può godere del pieno recupero del centrale di difesa. Fisico da corazziere, 190 cm x 92 kg, Benatia è un maestro dei duelli aerei, dote che si evince anche nella metà campo avversaria dove spesso riesce a mettere a segno goal. Al top della forma fisica è efficace nella copertura della profondità ed eccelle anche in fase di marcatura; nonostante abbia perfezionato la marcatura preventiva con Guardiola, spesso azzarda anticipi rischiosi anche se nella passata stagione ha sempre chiuso le iniziative avversarie con ottimo tempismo. I tifosi juventini ricordano però con un misto di gioia e di tristezza una delle lacune più evidenti nel gioco di Benatia: durante la gara di ritorno di Champions League tra Bayern Monaco e Juventus, nell'azione del goal di Cuadrado, dopo la fantastica azione di Morata, durante la percussione dell'attaccante spagnolo Benatia si pone frontalmente e non in modo antero-posteriore che in realtà era la postura migliore per rallentare il contropiede bianconero. L'esperienza e gli allenamenti con Pep Guardiola però lo rendono più lucido nella gestione del pallone e senza timore riesce a giocare in modo calmo anche sotto pressioni avversarie.
Tutto questo lo rende un giocatore completo e sicuramente dotato di ottime qualità, la Juventus ha puntato su di lui e infortuni permettendo potrebbe essere un degno sostituto di Bonucci nel blocco difensivo bianconero.