E' finalmente arrivata ieri la tanto attesa ufficialità per Bernardeschi come nuovo calciatore della Juventus. Una trattativa che ha assunto man mano le sembianze di un parto gemellare con le parti che hanno lavorato per settimane al fine di limare dettagli e accordarsi sulla modalità di pagamento. Ieri, di prima mattina, un giocondo e sorridente Federico ha svolto le visite mediche di rito allo J|Medical accolto da circa 250 tifosi festanti. Cori di benvenuto, incitazioni e striscioni lo hanno già designato come prossimo numero 10 della storia bianconera. 

Una parte dei supporters si è già espressa in merito alla delicata questione e in generale, attraverso ripetuti sondaggi sui social, la lancetta pende a favore del "Si, assegnerei la dieci a Bernardeschi". Il mistero resta ancora celato, entro un paio di giorni la situazione legata al retro della casacca dovrebbe essere chiarita una volta per tutte. Il giocatore, in partenza oggi per Boston, raggiungerà l'amico Buffon e l'intera squadra nel pomeriggio. Probabilmente, potrebbe esserci una conferenza congiunta con Allegri nella conferenza di presentazione di PSG-Juventus, in programma giovedì notte (03.05, ore italiane). Come accaduto per De Sciglio.

Lo striscione per Bernardeschi e la società | Foto: calciomercato.com
Lo striscione per Bernardeschi e la società | Foto: calciomercato.com

Dopo essere stato vacante per un anno intero con l'addio di Pogba, il leggendario 10 dovrebbe concretamente trovare un padrone. La Juventus reputa Federico Bernardeschi un talento cristallino, giovane ed italiano, con margini di crescita notevoli. L'investimento fatto per lui di oltre 40 milioni di euro e 4 al giocatore per cinque anni è sintomatico di quanto il management bianconero punti su di lui. Sarebbe il 18esimo calciatore a vestire quel numero, 9° italiano dopo Ferrari, Verza, Capello, Benetti, Marocchi, Magrin, Baggio e Del Piero. Una grande responsabilità che Bernardeschi pare volersi assumere senza grossi patemi. Carattere d'acciaio e mentalità giusta lo rendono estremamente adatto al contesto juventino. 

Lasciare Firenze per accasarsi in quel di Torino dal nemico storico è roba da cuori forti. Un passo che lo accomuna a Roberto Baggio anche se con modalità differenti. Federico trova l'ambiente ideale per crescere ulteriormente, progredire nella continuità e nel gioco di squadra e ripagare la fiducia di società e tifosi. La nuova avventura si apre negli Stati Uniti, una tournée importante per trovare l'intesa con i compagni e svelare il fantomatico numero di maglia.