Sembrava un calciomercato semplice quello della Juventus, è diventato più complicato del previsto. Una sessione strutturata su uno schema di gioco chiaro avevano indicato profili ben definiti da seguire e contattare. A rompere le uova nel paniere ci hanno pensato situazioni incalcolabili e inaspettate: la rescissione consensuale con Dani Alves, la cessione di Bonucci al Milan e i difetti cardiaci riscontrati in quello che doveva essere il primo acquisto, ovvero Schick. Da questo ultimo punto si traccia la strada per aprire il discorso legato a Keita Baldé, giovane attaccante in rotta di collisione con la Lazio. 

La Juve ha già messo a segno un colpo importante in avanti con Douglas Costa mentre è imminente, nel giro di pochissime ore, l'arrivo di Bernardeschi dalla Fiorentina. Due esterni, entrambi mancini, che riempiono finalmente le caselle vuote nel reparto offensivo. Se la trequarti è sistemata con l'innesto dei due sopracitati, a mancare è il back-up per la punta centrale. Ci sono due possibilità da costruire ed utilizzare in casa: l'esperienza di Mario Mandžukić oppure l'integrazione del classe 2000 Moise Kean. La terza via, più difficile e più dispendiosa, porta a Keita. 

Il senegalese classe '95 è reduce dalla sua miglior stagione a livello personale con un bottino di ben 16 reti in campionato che ha garantito alla Lazio l'accesso in Europa. Il contratto in scadenza il prossimo anno e la volontà di non rinnovare hanno scatenato frizioni con la società facendo alzare le antenne ai top club. E' arcinoto che la Juventus sia da tempo sul giocatore poiché sempre attenta ai migliori prospetti che offre il mercato interno. Allo stesso modo, è arcinoto che i rapporti tra i campioni d'Italia e il club biancoceleste siano ai minimi storici. Trattare con il presidente Lotito risulta evidentemente difficile e la Juve aveva pensato di aggirare l'ostacolo prenotando il giocatore per la stagione successiva.

Da più fonti si è raccontato di un accordo contrattuale tra Keita e i bianconeri, con il senegalese pronto a rifiutare qualsiasi destinazione per sposare il progetto. Negli ultimi tempi, la drammatica vicenda Schick conclusa male e l'avvicinamento insistente dell'Inter al laziale hanno fatto rivedere i piani di Marotta&co. La rottura pressoché totale con l'ambiente si è consumata ieri dopo l'esclusione del ragazzo dall'amichevole con la Triestina, Keita ha replicato su Twitter con un messaggio a difesa della sua professionalità. Nella complicata trattativa da intavolare potrebbero rientrare due contropartite gradite a Simone Inzaghi, vale a dire Sturaro (cessione) e Pjaca (prestito). 

Ipotesi da tenere in considerazione poiché il mercato è volubile e impronosticabile. Da definire, qualora l'affare andasse in porto, anche il vero ruolo di Keita che quest'anno ha magistralmente ricoperto quello di seconda punta. Essendo partito dal canonico 4-3-3 e la posizione di esterno a sinistra, il classe '95 può rivelarsi un jolly prezioso che permetta alla Juve di mutare rapidamente ed efficacemente senza perdere nella qualità complessiva.