Essere il fratello di Fabio Cannavaro e riuscire comunque a ritagliarsi un posto nel panorama calcistico italiano non è roba facile. Eppure Paolo Cannavaro, ex Napoli ed oggi al Sassuolo, è riuscito finalmente ad emergere, scrollandosi di dosso un cognome pesante che ancora oggi, nel ricordare i Mondiali 2006, fa battere i cuori di milioni di italiani. Intervistato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport, il centrale ha analizzato la penuria di difensori forti nel calcio contemporaneo: "Purtroppo il problema sta a monte - spiega - perché nelle scuole non insegnano più l'abc del ruolo. Le nostre scuole calcio hanno sbagliato strategia. Si cerca il difensore-regista invece che abituare il ragazzo ad anticipare l'uomo".

Parlando di eventuali, nuovi, profili difensivi, il giocatore del Sassuolo si dimostra dubbioso: "Ad oggi non mi viene in mente nessun nome, né italiano né straniero. Chi sostituirà, per esempio, Pique o Sergio Ramos". Passaggio obbligato, poi, sul trasferimento di Bonucci al Milan: "Non mi sorprende. I centrali forti attualmente sono forti e costano caro. Negli ultimi anni il livello s'è abbassato: pensate a gente come Materazzi e Panucci, che non trovavano spazio in Nazionale. Per la Juventus - continua -  sostituire Bonucci sarà un bel problema. Dovrà puntare su Rugani, prima o poi questo talento dovrà fare il salto di qualità. I numeri li ha tutti ma deve imparare ad assumersi nuove responsabilità. Caldara? Sinceramente preferisco Rugani. Il centrale dell'Atalanta non mi convince al cento per cento". 

Sul suo Sassuolo, molto positivo il giudizio di Cannavaro, che ringrazia la società per il rinnovo di Acerbi: "Sono felicissimo. La società ha fatto la scelta giusta, non sarebbe stato facile sostituire uno forte come Acerbi. Uno che meriterebbe tante attenzioni azzurre". Su Berardi: "Domenico l'anno scorso non ha potuto rendere al meglio a causa di qualche problemino fisico. Ma è un talento formidabile, unico. Un campionato da grande protagonista nel Sassuolo può permettergli di andare al Mondiale. Politano? Ha talento. Può ancora crescere". In ultimo, Cannavaro parla dell'impatto di Bucchi sulla panchina neroverde: "Ha le idee chiare, s'è capito dal primo giorno di allenamento. Sono convinto che farà bene come ha fatto Di Francesco".