Che il primo gol nel primo allenamento della Roma in terra americana arrivasse dai piedi di Dzeko non era difficile da pronosticare. Più delle piccole indicazioni dalle prime sgamabte oltreoceano, però, ci sono le volontà comuni, di squadra e giocatore, di continuare a costruire. Progetto tecnico diverso, sensazioni diverse, sicuramente, ma stessa voglia di fare e di riprendere il percorso interrotto a maggio con quasi 40 reti siglate in stagione, un record per il bosniaco e per la Roma.

Dzeko riparte dal titolo di capocannoniere e dalla notizia della sua nuova casa romana, come da edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Una casa per il secondo figlio, in arrivo, e per radicarsi a Roma. Con la felicità dei suoi sostenitori, che vedono in lui la luce del reparto offensivo. Accanto a lui, oltre a Perotti ed El Shaarawy, agiranno i nuovi (Florenzi incluso, che più che nuovo è in recupero): Defrel, certamente, per cui la Roma è disposta a pagare sul momento i 20 milioni richiesti dal Sassuolo (settimana chiave), Under (che si sta ambientando a Trigoria, e in questi giorni raggiungerà la squadra a Detroit), Marhez, più complicato, ma spinto dal forte desiderio del giocatore di lasciare il Leicester.

Ci sarà, ma in altra forma, anche capitan Totti, che pochi minuti fa ha rilasciato una breve intervista a Roma TV, spiegando in parte i dettagli del suo nuovo rapporto d'amore con la Roma: sarà dirigente, in modalità da chiarire ancora con precisione, ma essenzialmente al fianco di Monchi, appena arrivato a Roma e ancora nuovo alle peculiarità della piazza. L'ex 10 giallorosso, ancora emozionato, si è detto pronto a lavorare, voglioso, speranzoso, in vena. Ma ancora con la testa al campo, e quindi consapevole che dovrà rodarsi nel suo nuovo incarico. Passaggio finale sul rapporto con Di Francesco, definito ottimo e pieno di grandi ricordi.