Undici, come una squadra di calcio. Undici sono i nuovi acquisti messi a segno dal Milan, con tanto di annuncio e firma sui contratti mandati in onda via social network, come se fosse un rito religioso al quale assistere in adorazione da parte dei tifosi. Ma di questi undici acquisti messi a segno dal club di via Aldo Rossi, quello che viene dato in via di lavorazione sembra essere quello più importante. Sia per la cifra che il Diavolo sta per mettere sul tavolo per portare il giocatore in questione a Milanello, sia per tutta una serie di implicazioni tecniche e tattiche che questo acquisto - non ancora ufficiale, passerà del tempo affinchè lo sia - si porta dietro. Alvaro Morata è, infatti, il giocatore perfetto per il Milan che sta vedendo la luce giorno dopo giorno, tra l'inevitabile stupore dei tifosi e tra l'altrettanto inevitabile scetticismo di chi assiste a questa rivoluzione ponendosi delle domande sulla reale effettiva e immediata efficacia che questa serie di colpi di mercato potrà avere sul campo per la formazione di Vincenzo Montella. La punta spagnola, qualora dovessero essere confermate le voci e dovesse dunque concretizzarsi l'affare, rappresenta la ciliegina sulla torta, il puntale sull'albero di Natale che il Milan ha allestito per una stagione che non potrà non coincidere con il ritorno ai vertici.
Alvaro Morata, con l'addio al Real Madrid sempre più vicino e con la prospettiva di diventare il nuovo cannoniere rossonero, tornerà in quella serie A che per due stagioni lo ha visto crescere e persino affermarsi. Nel 2013 era un semplice rincalzo dei blancos che andavano a prendersi la loro Decima, con l'incredibile finale di Lisbona vinta dopo i supplementari nel derby contro l'Atletico Madrid. Due anni dopo, attraverso un processo di crescita, di pazienza e di grande forza d'animo, ha fatto da titolare nella Juventus che andò vicina all'impresa in quel di Berlino contro il Barcellona, segnando anche la rete del momentaneo pareggio e rivelandosi in maniera definitiva come uno degli attaccanti Under 25 più forti al mondo. Tanto forte da accettare sempre a fatica il fatto di dover fare da riserva, al suo ritorno presso la Casada Blanca, a quel Karim Benzema che ha sempre il gol nel DNA, ma che nelle ultime stagioni ha spesso e volentieri fatto fatica. Così ecco che arriva forte e chiara la volontà di cambiare aria da parte di Morata, e di tornare in quella Italia dove ha anche trovato l'amore, quella Alice che ha conosciuto proprio durante l'esperienza juventina.
Sul piano tecnico e soprattutto su quello fisico, come si diceva, Alvaro Morata rappresenta il miglior acquisto che il Milan potesse valutare per il ruolo di punta centrale titolare. Un po' sulla linea dettata al momento di trasferire circa 40 milioni nelle casse del Porto per mettere le mani su Andre Silva, altro puntero non di peso, ma comunque con il gol in canna e con qualità da attaccante dinamico e capace di giocare anche e soprattutto per la squadra. Allo stesso modo, l'ex juventino rappresenta un giocatore che sa segnare, ma sa anche far segnare i compagni. Non necessariamente sfornando assist, ma soprattutto con il movimento sia spalle alla porta che per la sua capacità di svariare su tutto il fronte offensivo, creando dunque varchi per i compagni di reparto che per i centrocampisti pronti all'inserimento. E in questo senso, affiancare Morata con trequartisti come Suso e Bonaventura, o con centrocampisti col vizietto del gol come Calhanoglu e Kessie, è un bel biglietto da visita per la prossima stagione per il Diavolo che si accinge a tornare di gran carriera lassù, dove gli compete.
E poi c'è la componente più importante, ovvero la capacità di fare gol quando conta davvero. Venti reti nell'ultima stagione in seno al Real Madrid con 43 presenze collezionate ma con solo venti apparizioni dal primo minuto, e soprattutto con una media realizzativa che lo ha portato ad andare a segno ogni 91.1 minuti. La media è facile da leggere: Morata ha segnato un gol a partita in questa stagione, e migliora se andiamo a valutare le singole competizioni: 3 gol in 195' giocati in Champions League (una rete ogni 65'), 15 in 1331' in campionato, con una marcatura ogni 88 minuti giocati. Dunque, un bomber che non lascia mai la propria squadra a secco, e in una squadra come il Milan che sta venendo fuori quest'estate, in cui i gol dovrebbero arrivare anche con una certa continuità e con diverse soluzioni, Morata potrebbe finalmente raggiungere - a 25 anni ancora da compiere - il primo picco della propria carriera. L'acquisto perfetto per chiudere il cerchio, dunque, con una settimana e mezzo prima di conoscere la prima versione ufficiale del Milan del futuro. E Morata già scalpita.