Guizzante in campo, impaziente in panchina. Non perde il vizio, Pippo Inzaghi, che come ai tempi del Milan non ha voglia di temporeggiare, rimettendosi subito al lavoro con la stessa celerità con cui bruciava le difese avversarie prima di imprimere la propria zampata al match. Dopo la storica promozione in Serie B e la conquista della Coppa Italia Lega Pro ai danni del Matera, l'ex attaccante di Juventus e Milan non ha dubbi, fissando subito i prossimi obiettivi: "Dobbiamo lasciare alle spalle il fantastico percorso dello scorso anno - ha detto Inzaghi in esclusiva alla Gazzetta dello Sport - puntando a realizzare un altro piccolo capolavoro. Dovevamo salire in B, riuscendoci, ora l'obiettivo e rimanerci, tant'è vero che nel mio contratto c'è anche un premio salvezza".

Chiamato nel 2016 dall'ambizioso Presidente Joe Tacopina, che gli ha affiancato Perinetti come DS e Rogg come manager, il tecnico pescarese non si nasconde, sottolineando l'obbligo di fissare il Venezia tra le big del calcio italiano, solcando un percorso tracciato ormai da due anni. Facendo leva sull'esperienza, Inzaghi spegne subito i facili entusiasmi, predicando la cultura del lavoro: "Non dobbiamo fare voli pindarici, ma essere estremamente realistici. A nessuno è riuscita l'impresa delle tre Promozioni di fila, dalla D alla A. Non partiremo battuti con nessuno, ma non vogliamo nemmeno vendere fumo alla gente". Passaggio obbligato, poi, sui suoi ragazzi: "Sono tutti ottimi elementi e ragazzi seri. Alcuni li conosco bene, dovremo inserire altre due o tre pedine di esperienza, ma ho grande fiducia in Giorgio Perinetti, so che arriveranno gli elementi giusti".

Ancora un punto sulla Lega B: "Il nostro scudetto sarà mantenere la categoria - sottolinea con pazienza - anche perché mai come quest'anno la Serie B ha avuto squadre così prestigiose, almeno dieci sono da A". Mancato il derby estivo con il fratello Simone, saldamente al comando della Lazio, Pippo smentisce le voci che lo volevano come nuovo tecnico dell'Albania dopo l'addio di De Biasi: "Un anno fa ho firmato un contratto triennale con il Venezia, ho sempre rispettato i contratti e voglio sempre portare a compimento gli obiettivi prefissati". Silenzioso come quando indossava la casacca rossonera, Inzaghi non scioglie dunque le riserve, partendo senza far rumore ma puntando ad un vero e proprio miracolo sportivo. 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.