È un Gianni Infantino raggiante quello che commenta i primi risultati dell’introduzione del Video Assistant Referee, alla vigilia delle due finali di Confederations Cup, terzo grande torneo in cui si è vista la “moviola in campo”, dopo il Mondiale per Club di dicembre ed il Mondiale Under 20 in Corea: “Considero il Var un grande successo, come del resto tutto il torneo. La Confederations Cup sarebbe stata diversa, con meno giustizia sul campo, se non fossero state cambiate sei decisioni arbitrali. I grandi errori sono stati evitati. Ovviamente è un test, quando si sperimenta, quando si ha il coraggio, bisogna essere consapevoli che serve del tempo, bisogna lavorare sui dettagli, come la comunicazione e la velocità in cui vengono prese le decisioni”.
Il presidente della FIFA prosegue poi andando nello specifico: “Abbiamo scritto la storia del calcio. I grandi errori arbitrali non si vedranno più. Le interpretazioni invece conteranno ancora, come per esempio su alcuni possibili rigori: non è vero che se c’è contatto c’è il penalty. Va giudicata la forza del tocco, se è stato proprio determinante per far cadere un giocatore, a velocità reale. Deciderà l’arbitro. Le discussioni e le polemiche rimarranno, i grandi sbagli no”.
Nella conferenza stampa c’è anche Pierluigi Collina, il presidente della commissione arbitri della FIFA, che racconta di come i giudici di gara si sentano con l’introduzione di questo ausilio tecnologico: “Mi ha mandato un messaggio un arbitro impegnato qui nella Confederations Cup. Mi ha scritto: mi diverto in campo perché ho meno pressioni”.
Le polemiche però non sono mancate in questo esperimento: alla Russia non è stato concesso un rigore chiaro contro il Messico, così come al Cile nella semifinale contro il Portogallo, senza contare il caos in occasione dell’espulsione del camerunense Mabouka contro la Germania – oltre che all’espulsione ingiusta di Pezzella in Italia-Zambia nel Mondiale Under 20.
Collina respinge le critiche: “Va ricordato che siamo in fase di test, soltanto 74 partite sono state disputate finora con la Var, e che un conto è l’errore certo e oggettivo, come per esempio il fuorigioco, un altro l’interpretazione di un fallo che può essere rivisto dal Var con molte altre angolazioni e che può dare sensazioni diverse a velocità normale, al replay e al super replay dove ogni contatto si ingigantisce. Siamo ancora ai lavori in corso, tutto verrà analizzato e migliorato, se possibile, l’International Board farà il punto a marzo sull’esperimento. L’obiettivo è di cancellare la decisione sbagliata che si ricorda per anni”.