In una situazione carica di tensione, si vede un piccolo spiraglio di luce nel caso Donnarumma: la dirigenza rossonera non si illude ma una piccola speranza c’è. Secondo la Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, il giovane portiere è triste e Fassone si è detto pronto a trattare per tentare di convincere Donnarumma a firmare. Le chances sono poche, ma ci sono.

Dopo che la rottura sembrava già consumata, il Milan prova a riaprire il dialogo con Mino Raiola. Ma non sarà facile ricucire dopo le accuse incrociate tra la dirigenza e il procuratore. In particolare non c'è feeling tra l'agente italo-olandese e il direttore sportivo rossonero, Massimiliano Mirabelli. Il portiere e famiglia non intendono rompere con Raiola perché non è emersa alcuna posizione difforme, si legge sul noto quotidiano sportivo, e quindi Fassone dovrà fare da intermediario  tra il procuratore e il suo collaboratore.  

Perchè diciamo che non è finita? Nelle ultime ore le due parti hanno intensificato i contatti: sempre per la rosea, il Milan nei prossimi giorni parlerà con la famiglia del portiere dopo la dura contestazione dei tifosi rossoneri e poi Fassone incontrerà nuovamente Mino Raiola, con l'altro Raiola (Enzo ndr) che volerà per un faccia a faccia con Donnarumma.

Dunque gli scenari rispetto a giovedì sono cambiati ed infatti Mirabelli ha chiesto tempo agli agenti di Perin e Neto perchè prima bisogna capire cosa vogliono fare Donnarumma e il suo entourage: faranno marcia indietro? Difficile dirlo, ma bisogna risolvere questo caso in tempi brevi. Il direttore sportivo non può tenere in standby le aternative al casse 99', soprattutto il portiere del Genoa appare sempre più scettico ad accettare. Nel caso in cui lo strappo con Donnarumma non fosse ricucibile, il Milan comprerà un nuovo estremo difensore.

Il Milan, nonostante questi giorni, vuole fare di Donnarumma un simbolo, una bandiera del nuovo ciclo. Ma bisogna fare in fretta: la dirigenza non può aspettare all'infinito l'eventuale marcia indietro del portiere, soprattutto perchè il 3 luglio, giorno dell'inizio del ritiro, si avvicina.