Come creare un rapporto con i giovani di oggi?: "Cercando di condividere qualcosa, trovando un punto in comune con ognuno di loro. Va fatto in ritiro. Il rammarico che ho è di non aver più cominciato in estate. E’ in quel momento che crei il rapporto. L’ultima volta fu col Milan. Come li vedo? Si stanno muovendo. Per ora dico questo."
Questione Donnarumma?: "Io conosco Mino Raiola da più tempo di tanti, lo conobbi a Udine e vi dico che non è un fatto economico: evidentemente non ha visto garanzie dalla società."
La Juventus deve ripartire dalla gloria (Scudetto e Coppa Italia) o dalla finale di Champions League?: "Dalla sconfitta, anche psicologicamente, l’obiettivo era quello. E le componenti per farcela c’erano. Sono stato a Cardiff. Quando il Real si è messo a giocare in mezzo, era in superiorità tre contro due e dava la palla ai migliori, quel che si deve fare. La Juve investe più di tutte, ma ora lo scarto anche in Italia si è ridotto. Bisogna pensare alla prestazione e non sempre al risultato."
Napoli e Roma dove le mettiamo?: "Il Napoli ha giocato il miglior calcio, ma è difficile migliorarlo ancora, la Roma aveva la cattiveria, ma viene da un terzo e da un secondo posto, bisognerà capire come cambia. Di Francesco non ha un compito semplice, Roma non è una piazza facile. Dice che vuole imporre il suo calcio. Glielo auguro."
Spalletti all'Inter: "E’ il punto di certezza dell’Inter. Che può fare buoni investimenti. Di meglio in Italia non c’era. Ha esperienza, carisma, è una guida sicura e si prende le responsabilità."
L'Atalanta riuscirà a ripetersi?: "L’entusiasmo sarà inferiore. Ma date a Gasperini dei giovani e ci penserà lui. Mi ricorda un po’ me a Udine. Mi prendevano gli sconosciuti e li valorizzavo."
La Lazio di Simone Inzaghi: "Come un gran lavoro di Simone Inzaghi che ha vinto lo scetticismo. E’ una società che non investe su certezze."
Futuro? Zaccheroni ci scherza: "Questo bagno, col ristorante. Ma se qualcosa mi intriga torno in pista."