Il futuro del portierone Gianluigi Donnarumma è lontano dal Milan, e molto probabilmente lo sarà anche dall'Italia. Oggi era il giorno decisivo, quello nel quale si sarebbe dovuto sapere molto di più sul futuro del portiere nativo di Castellammare di Stabia, il più promettente nel nostro paese e l'erede designato di Gianluigi Buffon in Nazionale. Così è stato. L'incontro tra le parti, molto atteso, è durato circa un'ora, e Mino Raiola, insieme al duo Mirabelli-Fassone, hanno chiacchierato a lungo sul futuro prossimo del portiere, sviscerandone varie tematiche. Al termine dell'incontro, conclusosi pochi minuti fa, si è giunto ad una conclusione, con la fumata nera a fuoriuscire dagli uffici di Casa Milan.

Ciò che è andato a libri è davvero un qualcosa di impensabile. E' rottura con i rossoneri, inconcepibile pensarlo fino a poche settimane fa. A trionfare, è stato ancora una volta il principe dei procuratori, Mino Raiola, il cui intento è stato da sempre quello di portare via dall'Italia il suo assistito. Ha vinto lui, con buona pace dell'intera dirigenza rossonera, i cui sforzi, con una proposta economica fatta al portiere parecchio succulenta, sono risultati vani. E la conferma è arrivata alle 17.30 di oggi, giovedì 15 giugno, data che noi tutti ricorderemo con un velo di tristezza, poichè la Serie A, potrebbe perdere un altro gioiello made in Italy. La notizia ha creato tra i tifosi subito molto sconcerto, seppur l'inizio del mercato del Milan sia stato parecchio scoppiettante. Un neo, davvero grande, nell'operato della nuova dirigenza cinese, che si era presentata alla grande, mettendo a segno, in pochi giorni, tanti colpi uno dietro l'altro, a raffica.

Queste, a caldo, le parole rilasciate dal dirigente Marco Fassone a Casa Milan. Dichiarazioni, ovviamente, dettate da profonda delusione: "Mino Raiola ha comunicato alla società la sua decisione di non prolungare il contratto con il Milan. Ricordiamo che nei giorni scorsi abbiamo offerto una proposta molto importante al giocatore: Gigio ci ha pensato, e ci ha comunicato di non prolungare il contratto e quindi quest’ultimo scadrà nel giugno 2018. Noi confidavamo che Donnarumma fosse il nostro portiere per gli anni a seguire,  ma cercheremo comunque di fare il nostro meglio, anche senza di lui. Donnarumma ha fatto valutazioni di carattere non solo economico ma tecnico e personale ed ha preferito non accettare la nostra offerta. Questa decisione ci amareggia e tanto, puntavamo tantissimo su di lui. Ora andremo avanti, questa è solo una brutta parentesi”.