La Fiorentina di Stefano Pioli sta lentamente prendendo forma. Puntellata la difesa con l'ingaggio di Vitor Hugo e con il terzino Bruno Gaspar prossimo a divenire un nuovo giocatore viola, continuano le operazioni di mercato di Pantaleo Corvino, deciso a costruire una rosa competitiva in vista della prossima stagione. Primo nodo da sciogliere, oltre all'ormai nota telenovela-Bernardeschi, quello inerente Milan Badelj, mediano croato che da tempo ha manifestato il suo desiderio di cambiare area. Molto amato in Italia, Badelj avrebbe mercato anche in Spagna, destinazione molto gradita al suo agente Ramadani. Le offerte, però, latitano ed in mancanza di queste potrebbe profilarsi una terza ipotesi: perdere il giocatore a 0 l'anno prossimo, trattenendo così un calciatore importante per un'altra stagione.

Discorso analogo, poi, per Borja Valero, accostando al Milan nelle scorse ore. Nella giornata di ieri l'agente dello spagnolo, Alejandro Camano, è stato a Milano per parlare con l'Inter, che avrebbe messo gli occhi sullo spagnolo. Pedina fondamentale del gioco di Paulo Sousa, Borja troverebbe in Spalletti un grande ammiratore, pronto a farne pilastro della sua Inter. Dal canto suo, lo spagnolo ha sempre tessuto le lodi di Firenze, difficile però resistere alle tentazioni di un progetto serio ed ambizioso come quello nerazzurro. Lui intanto si gode la vacanze alle Baleari, per il mercato c'è tempo. 

Sempre tra i partenti, sembra ormai certo l'addio di Nikola Kalinic, vicino a lasciare la squadra a gennaio per andare in Cina, ma rimasto poi a Firenze per amore della maglia. Importanti, le parole del dirigente dell'Hajduk Spalato Sasa Bjelanovic, che ha detto la sua sulla vicenda: "Quel no alla Cina è costato tanto all’Hajduk: per noi che siamo una società non messa bene con gli introiti non è stato semplice, ma Nikola ha fatto una scelta di cuore. Per noi il Solidarity fund non vale se il giocatore va al Milan: conta solo se va a giocare all’estero. Bisogna dire che, soprattutto, la scelta di vendere Kalinic credo che ormai sia già stata fatta, anche perché i suoi ricavi servono alla Fiorentina per fare il mercato. Non credo che la Fiorentina non l’abbia voluto vendere per ragioni non inerenti ai soldi, ora è venuta fuori questa questione della clausola per giustificare quanto accaduto a gennaio".