L'allenatore della Juventus ha lasciato Torino per tornare nella sua Livorno e dedicarsi ai bambini che partecipano alla terza edizione del Mr. Allegri Junior Camp, ma oggi ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di Sky.
Inevitabile ripercorrere il passato più recente, quello rappresentato dalla finale di Cardiff e dal suo amaro epilogo e proprio in quel finale, per la mente di Allegri, è balenata l'idea di mollare tutto, fortunatamente però quest'idea ha preso presto il largo: "Tutti mi domandavano se in caso di vittoria sarei andato via, invece al limite sarebbe stato così in caso di sconfitta - esordisce Allegri -. Dovevo guardare dentro di me per cercare di ripartire nel migliore dei modi, perché quest'anno sarà un anno molto più difficile, ma velocemente ho deciso e con la società abbiamo gettato le basi per fare una grande stagione. E' una sfida nella sfida". La finale di Cardiff è stata vissuta a due velocità, un primo tempo ai limiti della perfezione ed un secondo che rappresenta forse il momento più basso della squadra esacampione: "Nel secondo tempo ci hanno dominato - racconta schiettamente il tecnico bianconero -, sono stati più bravi e hanno vinto meritatamente la finale. Da questo dobbiamo ripartire senza fare drammi e passare per grosse depressioni come ho sentito in questi dodici giorni. Capisco l'amarezza di aver perso la seconda finale in tre anni, ma bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno, ovvero quello di aver vinto il sesto Scudetto di fila e tre Coppa Italia di seguito. Una finale persa non può cancellare un'annata straordinaria".
Dopo la decisione di rimanere alla Juventus è inevitabile fissare degli obiettivi: "L'obiettivo primario è quello che è nel Dna della Juventus, ovvero lo Scudetto. In Europa ci siamo assestati nelle prime otto e direi che quello è l'obiettivo da perseguire. Quest'anno sarà ancora più difficile perché ci saranno le cinque squadra inglesi che saranno competitors agguerrite". Il mister bianconero poi nega ogni abboccamento con squadre estere, mentre sul mercato estivo non si tira indietro: "Dobbiamo dare continuità a questo sistema di gioco e quindi prendere certi tipi di giocatore, poi se non sarà possibile si potrà anche cambiare il sistema. Al momento numericamente davanti è al completo, però bisogna pensare a quelli che andranno via e andranno sostituiti. Su questo la società è talmente brava che ci penseranno nel migliore dei modi".
Allegri poi dice la sua anche sul valzer delle panchine che ha portato Luciano Spalletti su quella dell'Inter e Eusebio Di Francesco su quella della Roma: "L'Inter già lo scorso anno era una squadra molto competitiva e Spalletti ha dimostrato a Roma di essere un allenatore importante e sarà un valore aggiunto per loro". Il discorso, poi, si sposta inevitabilmente su chi sarà la maggior rivale per il prossimo anno: "Il Napoli è un filo avanti alle altre, ma sicuramente l'Inter rientrerà nella lotta per lo Scudetto, così come il Milan che sta facendo grandi cose. La Roma confermerà la rosa dell'anno scorso e più o meno farà gli stessi punti".
Qualche battuta anche sulle dichiarazioni di Buffon di qualche giorno fa, dove il portiere juventino ha annunciato di continuare a giocare dopo il 2018 solo in caso di vittoria della Champions e svelando poi il sogno di fare il commissario tecnico: "Gigi è un ragazzo intelligente deve solo decidere cosa vorrà fare. L'importante è che faccia il portiere come ha fatto fino ad ora e quest'anno dimostrerà ancora di essere il numero uno al mondo. Ha davanti a sé l'ultimo Mondiale della propria carriera e dovrà prepararsi al meglio e lo farà con la Juventus". In chiusura d'intervista gli viene chiesto come vorrà essere ricordato nella storia della Juventus, se come il Signore dei Double o altro: "L'importante sono i risultati. Al momento li abbiamo fatti in Italia, in Europa abbiamo fatto risultati importanti, purtroppo senza trofei e cercheremo di ottenerli nei prossimi anni. Quest'anno abbiamo la squadra per fare ancora una grande Champions".
In chiusura un gioco sul mercato a cui Allegri si presta volentieri, tema ovviamente i giocatori in orbita Juventus: "Dogulas Costa? E' uno degli obiettivi, è molto bravo. Bernardeschi è la seconda opzione? Sicuramente un giovane di prospettiva per la Nazionale. Schick? Un giocatore che fa cose non normali. N'Zonzi? Non faccio richieste alla società, perché tutti i giocatori non possono arrivare alla Juventus. De Sciglio? In difesa siamo a posto".