E' stato già etichettato come l'erede designato di Gigio Donnarumma, ma il baby portiere Alessandro Plizzari non ha alcuna fretta. Di certo, ha voglia di arrivare, ma allo stesso tempo non è intenzionato ad affrettare i tempi, con il rischio di bruciare una carriera che promette scintille. Le soddisfazioni, seppur in età ancora acerba, iniziano ad arrivare, ed in Corea del Sud, al Mondiale under 20, le sue parate sono valse all'Italia il gradino più basso del podio. Ha ipnotizzato i tiratori uruguaiani, riuscendo a disinnescare ben due calci di rigore, davvero in bello stile.
Sulle pagine dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, si legge di un Plizzari soddisfatto di come sia andata la spedizione azzurra in estremo Oriente, seppur, con un pò di fortuna in più in semifinale, contro gli inglesi, si poteva ora esser qui a parlare di altro, magari di un'Italia sul tetto del mondo: "Appena un anno fa, non mi passava per la testa di essere il protagonista di un mondiale con la maglia della nazionale italiana. Devo tutto a mio papà che mi ha sempre sostenuto, mi ha sempre accompagnato in tutte le mie esperienze. Mi facevo domande normali, mi chiedevo se ero in grado di ricoprire quel ruolo che mi era stato affidato. Ovvio, non nascondo che provavo un pò d'ansia. Non volevo deludere nessuno, ma allo stesso tempo ho sempre avuto fiducia in me stesso, e nelle mie capacità. Io sono un 2000, alcuni miei compagni del ’97, ma ringrazio il mister Evani, mi sono trovato benissimo. E' stata un'esperienza fantastica, che mi porterò sempre dentro".
Tanti sono stati i giocatori che si sono messi in mostra in questa rassegna mondiale: "Di questo mondiale Under 20 a me sono piaciuti De La Cruz e Bentancur dell’Uruguay. Sono fortissimi, mi hanno impressionato. Betancur è già della Juventus, merita di far parte di un top club. Ha una gran visione di gioco. Io comunque mi son goduto l'esperienza, davvero fantastica. Ora mi rilasserò per qualche giorno, e poi riprenderò gli allenamenti. Ciò che amo fare, allenarmi con continuità".
Dove vuol arrivare Plizzari: "Di certo vorrei diventare un portiere importante, e giocare in pianta stabile in Serie A. Ma ora è presto per parlare di questo. Ho appena 17 anni, ed ho ancora tanto da lavorare ed apprendere. Prima vedevo il calcio più come un gioco, ora invece è cambiata un pò la prospettiva, questo è il mio lavoro, quello che può farmi diventare uomo".