Patrik Schick, nato a Praga (Repubblica Ceca) il 24 gennaio 1996, è il primo colpo di mercato dei campioni d'Italia della Juventus. Il gioiellino ceco è stato prelevato dalla Sampdoria. Non ci sono dubbi sulle qualità e sulla classe di questo giocatore, l'unico rebus che attanaglia i tifosi juventini, ma anche i veri appassionati di questo sport, è se Schick riuscirà a trovare spazio all'interno di questa rosa, formata da giocatori di classe mondiale. La "patata bollente" passerà quindi tra le mani di Massimiliano Allegri, infatti sarà l'allenatore bianconero a dover trovare la giusta collocazione nella sua scacchiera. Una cosa è certa, i "magnifici 4" che questa stagione hanno composto il terminale offensivo della rosa (Gonzalo Higuain, Paulo Dybala, Mario Mandzukic e Juan Cuadrado) difficilmente saranno ceduti, e ancora più difficilmente saranno sostituiti dal neoarrivato classe 96. Per il tecnico livornese quindi si prospetta una gestione non semplicissima; a suo vantaggio però ci sono numerosi punti: innanzitutto la Juventus si vedrà impegnata su 3 fronti, Champions, Campionato e Coppa Italia, questo permetterà sicuramente la possibilità di effettuare ampio tournover e dare spazio a tutti i membri della squadra.
Ad aiutare il tecnico ovviamente non sarà solo il calendario, ma anche il talento e la duttilità dello stesso Schick; spesso lodato per grandi giocate tecniche ed un ottimo fiuto del gol, non bisogna sottovalutare però la capacità di adattamento di questo giocatore. Incredibile come in pochissimo tempo sia riuscito ad ambientarsi nel calcio italiano, probabilmente il più complesso dal punto di vista tattico, e abbia trovato il modo di mettere in difficoltà quasi tutte le difese della Serie A. Questa duttilità molto probabilmente è anche merito di Marco Giampaolo, ormai suo "ex" tecnico alla Sampdoria, l'allenatore di Bellinzona è riuscito ad inserire il giovane 96 gradualmente all'interno dei meccanismi dei blucerchiati, e, grazie anche all'assenza di pressioni eccessive, questi è riuscito ad esprimere al meglio tutto il suo talento.
Passando ad un punto di vista prettamente tattico, sembra scontato vedere Schick come un vice Higuain per l'anno prossimo, ma questo certamente non gli garantirebbe un ampio minutaggio, motivo per cui possiamo immaginarlo non soltanto come il sostituto del Pipita, ma di tutti e 4 i terminali offensivi della Juventus. Oltre alla stazza ed al fiuto del gol che caratterizzano una prima punta, il ceco è fornito anche di un'ottima tecnica e una classe cristallina con il pallone tra i piedi, questo gli permetterà di poter giocare anche alle spalle di Higuain, al posto di Dybala, sempre nel 4231 ormai marchio di fabbrica di Allegri. Per quanto riguarda le posizioni esterne, ricoperte attualmente da Mandzukic e Cuadrado ( o Dani Alves all'occorrenza), la situazione è più complessa, l'ex doriano è comunque una prima punta e sicuramente sarebbe limitato se dovesse agire da una posizione esterna e così lontana dalla porta; qui però servirà tutta l'esperienza di Mister Allegri, il quale, già con Mandzukic, è riuscito a trasformare un bomber da area di rigore in un esterno alto in grado di tornare a difendere ed agire sulle fasce del campo, quindi si potrebbe immaginare un utilizzo simile anche per Schick.
D'altro canto questo giovanissimo talento quest'anno ci ha deliziato con delle giocate di pregevole fattura partendo spesso da destra per poi rientrare sul suo piede, il mancino, ed arrivare alla conclusione, motivo per cui non va escluso a prescindere il suo possibile impiego anche sul lato destro del campo. Tutto questo discorso, però, si può fare dando per scontato l'utilizzo del modulo 4231 che ha dato tante gioie ai bianconeri, ma conoscendo la capacità di assorbire moduli differenti dell'intero organico, come il 352 o il 433, possiamo immaginare che ci saranno numerosi esperimenti durante l'anno, e quindi sicuramente un talento come Patrik Schick riuscirà a trovare il giusto spazio per esprimere al meglio tutto il suo potenziale.