Una sfida agevolissima sulla carta, da vincere con tanti goal per prepararsi al meglio per la sfida contro la Spagna, vero e proprio snodo in vista del primo posto del girone. Eppure, dall'alto della propria esperienza, non si fida Gian Piero Ventura, che durante la conferenza stampa tiene alta la tensione: "Il Liechtenstein a maggio, giugno non prende mai più di due, tre gol - ha detto in esclusiva a SkySport - Goleada? Per fare gol dovremmo essere bravi. Non mi ricordo goleade nel calcio attuale, mi ricordo che ce ne sono state quattro ed era nel 1926. Il calcio è cambiato, a quei tempi si poteva oggi no. Oggi non riesce a fare una goleada nel campionato italiano nemmeno la Juventus. Penso sia un termine un po' abusato ma poco corretto".
Sul possibile undici, Ventura non si sbilancia, confermando quanto fatto in tutte le sue conferenze: "Pellegrini? "E' un giocatore convocato nella nazionale e se è stato convocato è perché strada facendo ha dato segnali di far parte del gruppo. Prima della gara di Empoli ho detto chi vuole avere le chiavi per mettere il naso nella nazionale. Lui e Conti sono arrivati. Gli esordienti credo siano dieci e penso ce ne siano altri perché in rampa di lancio ci sono giocatori di prospettiva".
Passaggio obbligato, poi, sulla sfida contro la Spagna, che deciderà di fatto una stagione: "Io non ci penso alla gara con la Spagna, penso a domani. E' questa partita che ci permette di andare su quella giostra. Perché se non vinci domani non puoi andare a giocarti la partita delle partite. Io rimango dell'idea che si può costruire un futuro abbastanza veloce con una squadra giovane e siamo sulla strada giusta. Niente ci è precluso di potercela giocare".