Un Benevento maledettamente cinico vince al Vigorito, mettendo KO il Carpi e conquistando una Serie A insperata ad inizio stagione. Dominando la sfida con tranquillità e concentrazione, i ragazzi di Baroni segnano alla mezz'ora con Puscas, rischiando poco fino al triplice fischio. Male invece il Carpi, obbligato ora ad avviare una rivoluzione tecnica per puntare, nella prossima stagione, alla promozione. I ragazzi di Castori dovranno necessariamente rifondare, andando oltre l'aggressività che ha permesso loro di scrivere pagine importanti della loro storia. Onore, dunque, ai sanniti, che concretizzano quanto costruito in estate e trasformano in realtà il più bello dei loro sogni.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un equilibrato 4-4-2, con Viola incaricato di amministrare il gioco. Davanti a Cragno, difesa a quattro composta da Venuti, Camporese, Lucioni e Pezzi. Al fianco dell'ex Novara, Raman Chibsah, pronto ad interrompere l'azione avversaria. In attacco, Puscas e Ceravolo, incaricati di ribadire in rete i cross dei centrocampisti di fascia Eramo e Lopez. Rimaneggiato 4-4-1-1, invece, per gli ospiti, che scelgono Lollo per sostituire l'acciaccato Kevin Lasagna. Poche sorprese negli altri ruoli: davanti a Belec, i centrali Romagnoli e Poli, con Struna e Letizia ai lati. Nella zona centrale del campo, Bianco e Mbaye, pronti ad allargare verso Jelenic e Di Gaudio. Davanti, infine, Jerry Mbakogu.
Gara prevedibilmente aggressiva da parte del Benevento, pronto a fare la gara sostenuto dal proprio pubblico ed allineandosi con quanto visto nella prima parte di stagione. Attendista, invece, il Carpi, ancora più schiacciato a causa dell'obbligata disposizione tattica scelta da Castori. Al 4' primo squillo di Puscas, che tenta un destro di poco fuori, Un minuto dopo, batte invece un colpo Mbakogu, il cui sinistro viene sventato senza problemi da Cragno. Dopo l'inizio veemente, la gara si siede per buona parte di prima frazione, a causa di un atteggiamento accorto da parte dei due collettivi. Al 17' ancora Mbakogu di prima intenzione, nessun problema per l'ex portiere del Cagliari.
Al minuto numero ventiquattro grandissima occasione per il Benevento, quando è Lucioni a tentare una volée sugli sviluppi di un corner, non trovando però la rete. La chance dell'esterno di casa è solo il preludio al goal, che giunge due minuti dopo la mezz'ora di gioco. Autore della pesantissima marcatura, Puscas, che da vero bomber si piazza ottimamente con il corpo e batte Belec, ringraziando Venuti per il suggerimento in area. Il prezioso 1-0 non scuote il finale di frazione, che registra un Benevento in pieno controllo ed un Carpi davvero assente, spesso frenato da un Lucioni in stato di grazia. Poco pungente, la manovra ospite, a causa anche della mancanza di Lasagna, giocatore più talentuoso di quelli a disposizione di Castori.
Secondo tempo che registra un Benevento ancora in avanti e vicino alla rete al 50', con Viola che dai trenta metri scuote il palo a Belec battuto. Assestandosi, con il passare dei minuti si mette in avanti il Carpi, quando è Di Gaudio a mancare la rete mandando a lato il suo destro dopo un buon suggerimento di Mbakogu. Al 61', invece, ci prova Sabbione, che da fuori area manca lo specchio della porta. E' davvero troppo poco, comunque, per preoccupare gli Stregoni di Baroni, scesi in campo con una concentrazione da vera e propria big. Al contrario, i falconi spesso si lasciano andare ad inutili falli in mezzo al campo, costringendo il direttore di gara Pasqua ad estrarre spesso il cartellino giallo.
Al 77' galoppata di Jelenic sull'out destro, in mezzo però nessuno raccoglie il suo cross. Le azioni offensive del Carpi non trovano però felice conclusione in area campana, con Cragno davvero inoperoso per tutta la seconda parte di frazione. La tenuta tattica sannita, infatti, imbriglia gli ospiti, che faticano a trovare un qualsiasi tipo di azioni pericolose. Per registrare uno squillo biancorosso, bisogna attendere addirittura l'89', quando è Di Gaudio a spizzare un pallone proposto in area da corner, non trovando alcun compagno. E' l'ultima azione di gara, che si conclude con un Vigorito in festa. Che trionfo, per Baroni, bravissimo a plasmare un gruppo coeso e pericoloso, pronto alla seconda promozione consecutiva. Migliore in campo per i padroni di casa, Puscas. Per gli ospiti in evidenza Jelenic.