A quattro giorni dalla delusione di Cardiff, si guarda al futuro: è stata presentata oggi la nuova maglia casalinga della Juventus, che sarà vestita dai giocatori bianconeri nel corso di tutta la stagione 2017-2018. Una maglia che già dal primo sguardo fa capire quanto di nuovo ci sia rispetto alle ultime stagioni.
Prima di tutto il nuovo logo, di cui si è già ampiamente parlato in questi mesi, che manda in pensione il precedente dopo 13 anni. La nuova e semplice doppia J voluta dai bianconeri farà bella mostra di se sul lato sinistro della divisa, con sopra le tre stelle color oro, così come di colore dorato è il logo Adidas sulla destra. Ci sarà poi spazio anche per i simboli delle vittorie di questa stagione: la coccarda della Coppa Italia dovrebbe posizionarsi sopra lo stemma bianconero e le tre stelle, mentre il simbolo del 33esimo scudetto (o 35esimo, fate voi) si posizionerà in alto a destra, sopra il logo dello sponsor tecnico.
Ma quello che sicuramente più di altro colpisce è l'utilizzo dei bottoni nella parte superiore. Un ritorno al passato che vuole rappresentare invece un attento sguardo al futuro, senza lasciare indietro la tradizione. Il colletto "vintage" infatti non sembra comunque intaccare la modernità della divisa e, anzi, diventa perfettamente un tutt'uno con essa, dando un bel senso di equilibrio tra vecchio e nuovo alla maglia. Bene anche l'aver evitato il sempre poco apprezzato "effetto toppa" per lo sponsor ufficiale. La scritta "Jeep" infatti quest'anno appare meglio posizionata rispetto all'anno scorso, con i contorni neri che uniscono le righe della maglia alla scritta invece completamente bianca.
Poi è stato affrontato e risolto anche quest'anno uno dei classici interrogativi riguardanti la divisa della Juventus, e in generale tutte le squadre che indossano maglie a strisce: il numero dietro alle maglie. I bianconeri optano per un retro quasi completamente nero, una striscia scura che parte dal colletto e arriva fino alla fine con in mezzo nome e numero di maglia in bianco, utilizzato molto già negli anni '50 dalla squadra che fu di Charles, Sivori e Boniperti, mentre per gran parte della storia bianconera si è ricorsi al classico quadratone bianco o nero.
Una maglia che come livrea e struttura non si discosta molto dalle ultime utilizzate dai bianconeri, pur diminuendo le strisce rispetto alla prima maglia targata Adidas e tornando a una struttura più vicina a quella del periodo Nike. Adesso l'attesa è ovviamente tutta rivolta alla seconda e alla terza divisa, che da sempre sono fonte di discussione e dibattito, anche se la Juventus possiede una certa tradizione di colori (principalmente blu o giallo) con le divise "di riserva". E' evidente in questa nuova divisa il desiderio di unire passato, presente e futuro, come a dare anche un segnale forte ad una squadra che deve necessariamente riprendersi dalla batosta europea, e ricominciare subito a vincere come fatto negli ultimi anni.