Sembra giunto il momento dei titoli di coda sull'amore mai sbocciato tra la Roma e Juan Manuel Iturbe. Arrivato nell'estate 2014 tra le più rosee aspettative dopo un serrato testa-a-testa con la Juventus di Conte, il paraguaiano non ha mai convinto e non è stato all'altezza dei venticinque milioni investiti da Pallotta. Dopo due prestiti durati mezza stagione, l'anno scorso al Bournemouth e quest'anno al Torino, non riuscendo a imporsi, l'ex Porto, River e Verona è in procinto di lasciare definitivamente la Capitale.

La richiesta dei giallorossi di dieci milioni sembra al momento difficilmente soddisfabile dalle squadre che hanno mostrato interesse nel giocatore. Stando a Di Marzio, sono messicane le compagini che hanno messo gli occhi su Iturbe: si tratta di Tijuana, Monterrey e di Cruz Azul. La Primera Division può rappresentare un'occasione di rilancio per il classe 1993, il quale ha bisogno di spazio da protagonista per mantenere almeno il posto in Nazionale, per poi chissà, tentare una nuova esperienza europea che al momento appare difficile, dopo tre anni di fallimenti.

La possibilità che Di Francesco, futuro tecnico della Roma, punti su Iturbe è al momento pari a zero e pare Monchi si stia già muovendo per cercare di ricavarci quanto più possibile. In Italia non sembrano esserci club che possono permetterselo (al momento il giocatore percepisce 2 milioni annui netti) e la destinazione oltreoceano sembra al momento l'unica opportunità, a meno che non si palesino offerte impreviste dalla Cina, ipotesi al momento non supportata da alcuna indiscrezione.

Nei suoi tre anni trascorsi a Roma, Iturbe ha collezionato 68 presenze, per un totale di poco oltre 3000 minuti, con cinque gol e cinque assist. Troppo poco per guadagnarsi nuova fiducia: Spalletti ha provato a rilanciarlo, mandandolo in campo in Europa League, ma le prestazioni negative hanno solo confermato la bocciatura. Per il paraguaiano è tempo di cambiare aria, alla ricerca di una nuova sfida.