Nelle ultime sono circolate indiscrezioni di ogni genere su Franck Kessie e il suo passaggio al Milan. Tutto è partito con la notizia, emersa nella giornata di ieri al termine della prima parte di visite mediche del centrocampista, che sarebbero stati necessari altri controlli più approfonditi prima di avere il via libera definitivo. Agitazione e caccia al motivo che si è rivelato più banale del previsto. Una botta al ginocchio rimediata nell'ultima gara di campionato giocata con l'Atalanta contro il Chievo.

Piccolo trauma contusivo che ha provocato anche un leggero rigonfiamento del ginocchio con versamento di liquidi, motivi che hanno impedito all'equipe della clinica "La Madonnina" di completare l'iter legato ai test per valutare l'idoneità del giocatore. In mattinata Kessie si è quindi sottoposto ad un secondo ciclo di controlli che dovevano risolvere gli ultimi residui dubbi: detto, fatto. Il giocatore è a posto e quindi pronto, nella giornata di domani, a recarsi a Milanello per sottoporsi ai test specifici previsti da Milan Lab. Stesso percorso seguito negli scorsi giorni anche da Mateo Musacchio. Come per il centrale argentino, dopo la tappa a Milanello Kessie raggiungerà Casa Milan per visitare la sede rossonera e mettere la propria firma su un contratto di cinque anni da circa 3 milioni di euro a stagione, bonus compresi.

Il secondo acquisto dell'era cinese del Diavolo sarà quindi il centrocampista ivoriano, ma la settimana rossonera potrebbe riservare ancora gradite sorprese ai tifosi. In attesa della missione per Alvaro Morata che dovrebbe svilupparsi la prossima settimana, con la finale di Champions League in archivio, i prossimi giorni potrebbero chiarire le situazioni di Rodriguez e Biglia. Il più vicino al Milan fra i due sembra essere il terzino: gli accordi tra giocatore e Milan e quello fra club sembra siano già stati raggiunti e per sistemare gli ultimi dettagli legati a formula e metodo di pagamento potrebbero bastare alcune telefonate. Un po' più in salita la via che porta al regista della Lazio. Non tanto per colpa di Biglia, quanto perchè trattare con Claudio Lotito richiede da sempre pazienza e una strategia tanto precisa quanto oculata.