La Juventus archivia il campionato in bellezza vincendo in quel di Bologna in rimonta (1-2). Poco da ragionare su questioni prettamente tattiche della gara e chi si aspettava la Primavera in campo sarà rimasto deluso. Allegri, come anticipato in conferenza, si affida ad un'ampia cerchia di titolari per tastare con mano le condizioni fisiche. Nonostante la testa sia costantemente rivolta a Cardiff, il dogma centrale rimane la conquista dei tre punti nell'ultimo ballo, bello e dannatamente inutile, per coronare una Serie A senza storia.
Storia fresca ed avvincente, che assume connotati sempre più da record, invece, per il Millenial Moise Kean. E' lui a decidere al fotofinish il match del Dall'Ara con un colpo di testa da opportunista così da prendersi le prime pagine dei quotidiani sportivi della domenica. Ci sarà da parlare approfonditamente ora, un faccia a faccia tra Marotta e Mino Raiola (agente) per sistemare la questione del contratto a cifre ragionevoli e vagliare un'ipotesi prestito per far maturare il ragazzino.
Una giornata da incorniciare per il primo 2000 a segnare nel campionato di A (Primo anche nei cinque maggiori campionati europei). Una giornata altrettanto farcita di emozione ed orgoglio per Audero, schierato tra i pali dal 1'. Preoccupazioni pressoché vicine allo zero, il giro palla bianconero e la conseguente sterilità bolognese non hanno chiamato in causa il portierino azzurro. Nessuna colpa sul goal-gioiello di Taider, capace di portare avanti i suoi con una tipica esecuzione alla Del Piero. Allegri non ci sta a perdere, pesca dalla panchina le armi vincenti così da tenere sulla corda tutti e regala una mezz'ora a Pjanic (per Marchisio) e Mandzukic (per Khedira). L'1-1 porta la firma di Paulo Dybala con un tap-in dopo che da Costa gli aveva negato la gioia del goal neutralizzando un sinistro a giro fatato.
Il finale è totalmente di marca juventina con il forcing conclusivo che produce diverse chances e la rete di Kean. Una vittoria che proietta la Juve alla quota finale di 91 punti, esattamente come l'anno scorso. Un cammino nettamente diverso rispetto alla stagione 2015/16, fatta di una lunghissima rincorsa senza sosta dopo il deludente inizio. Allegri sfonda nuovamente il muro dei novanta punti per la seconda volta: è il primo a riuscirci (Conte e Capello sono fermi ad uno). Record su record che si susseguono in attesa dell'evento più sognato ed atteso dal gruppo bianconero. Tra sei giorni c'è l'appuntamento con la gloria da non fallire per rendere indimenticabile l'anno e portare a casa una coppa che manca da 21 anni.