Conferenza stampa dal sapore amaro quella tenuta da Gonzalo Rodriguez in vista della sua ultima apparizione con la maglia della Fiorentina, domenica sera al Franchi contro il Pescara. “E' un momento abbastanza difficile per me perché domenica è la mia ultima partita con la Fiorentina. Pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato” esordisce tra le lacrime il capitano viola, “ Volevo ringraziare la tanta gente che ho conosciuto in 5 anni, prima Pradé e Macia che mi hanno portato a Firenze, che mi hanno dato la possibilità di trovare una grandissima squadra e una grandissima città. A tutti i miei compagni avuti in questi anni, grandi giocatori, a Vincenzo Montella, a tutta la gente che lavora nella Fiorentina che è stata disponibile sempre con il sorriso in ogni momento. A Paulo Sousa, che è un grandissimo allenatore che mi ha dato anche la fascia di capitano e non lo dimenticherò mai. Ringrazio anche lo staff medico, i magazzinieri e tutti quelli che lavorano per la Fiorentina. È stato un orgoglio lavorare e giocare con voi”.

Poi, sempre con la voce rotta dall’emozione, ringrazia i tifosi: “Grazie a tutta la città, che mi ha aperto le porte, mi ha dato la possibilità di fare una famiglia, di avere un figlio, ho avuto amore da ogni angolo di città. Tiferò per sempre Fiorentina, grazie a tutti”.

Quando si passa alle domande dei giornalisti, si tocca anche l’argomento rinnovo: “Io pensavo di rinnovare ma se in 5 mesi non ti chiamano mai... Devo chiamare il mio procuratore per venire qua, arriva e non c'è mai una trattativa, la riunione finisce in 20 minuti e dopo quella non mi hanno chiamato più... Mi sono reso conto che era il momento di andare via. E per me è durissimo andare via, è tremendo per tutto quello che ho fatto qua, per quello che mi ha dato Firenze. Vado via a testa alta perché ho dato tutto. Mi ha un po' deluso il modo di come hanno fatto le cose". Un’offerta da parte della società c’è stata, con una decurtazione dell’ingaggio del 25%: “Non sono i soldi il problema, ma il modo in cui si fanno le cose. Sono stati un anno senza chiamarmi, quando hanno parlato con il mio procuratore è stato perché l’ho fatto venire io”.

Il futuro? “Ancora non so nulla. Deciderò dopo l’ultima partita”, mentre sul momento più bello vissuto in 5 anni, Rodriguez è indeciso: “Il 4-2 sulla Juventus sicuramente, ma anche la finale di Coppa Italia raggiunta”.