L'ultima immagine di Gattuso legato al mondo Milan risaliva a quando nel 2012 salutò San Siro con le lacrime agli occhi al termine della sua ultima partita in maglia rossonera su quel prato e in quello stadio che per tanti anni lo avevano acclamato. Ora, però, è arrivato il momento del grande ritorno perchè Gattuso sarà il nuovo allenatore della Primavera del Milan, succedendo a Stefano Nava. Pronto per lui un contratto di due anni.

Giornata di appuntamenti oggi per il prossimo punto di riferimento tecnico di tutti gli allenatori delle giovanili del Milan. In mattinata l'arrivo a Milanello per parlare e confrontarsi per la prima volta con Montella che conosce dai tempi della Nazionale. Dialogo fitto e cordiale, orientato alla collaborazione reciproca, con la Primavera che dovrà ricalcare la Prima squadra per metodologie di lavoro e modo di giocare. Nel pomeriggio, poi, Gattuso è arrivato a casa Milan, sempre accompagnato dal vice Riccio che lo segue sin dagli inizi della sua carriera in panchina, per un altro incontro. Presenti ancora Montella, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, vero e proprio artefice del ritorno in rossonero di uno dei giocatori più amati dai tifosi negli ultimi anni per il suo attaccamento alla maglia e la sua voglia di dare sempre e comunque tutto per i colori rossoneri.

Gattuso nel corso della giornata ha anche rivelato come si è svolta la trattativa che lo ha convinto a dire sì al Milan, nonostante ci fossero altre proposte per lui: "Tre settimane fa ho ricevuto una chiamata da Mirabelli, me l'ha buttata là. Mi ha messo in difficoltà perché non me l'aspettavo, ci siamo incontrati 2/3 volte, poi ieri è uscita la notizia che ho firmato per il Milan. Sono molto soddisfatto, quando mi è stato proposto all'inizio ci ho pensato, ho parlato con Mirabelli e Fassone. Non è un passo indietro, secondo me è la scelta giusta, torno in una società gloriosa che vuole tornare ad essere grande. Spero di riuscire a trasmettere senso di appartenenza e farli migliorare. Sono molto soddisfatto, quando mi è stato proposto all'inizio ci ho pensato, ho parlato con Mirabelli e Fassone. Non è un passo indietro, secondo me è la scelta giusta, torno in una società gloriosa che vuole tornare ad essere grande. Spero di riuscire a trasmettere senso di appartenenza e farli migliorare."