Il pensiero che aleggia sulle tribune di San Siro nell'intervallo di Milan-Bologna è abbastanza semplice: "Qualcosa bisogna cambiare, si... ma chi fai entrare dalla panchina...? Quelli seduti sono forse peggio di quelli che ci sono in campo..." Preoccupazione legittima alla luce della stagione rossonera, in cui non appena uno dei titolari di Montella non era a disposizione era un lancio di moneta, nella speranza che il sostituto di turno imbroccasse una gara decente e facesse sentire il meno possibile il peso di quella assenza. 

Il primo tempo di Milan-Bologna è stato di una non invidiabile povertà tecnica notevole. Nel Milan mancava Suso, squalificato, ma risulta comunque difficile giustificare tanti limiti ed errori tecnici messi tutti insieme in appena 45 minuti. Non andava tanto meglio al povero Roberto Donadoni, salutato e acclamato da San Siro, ma costretto a vedere i suoi faticare a mettere insieme tre passaggi consecutivi, con rilanci sballati e passaggi imprecisi a farcire un impasto di gioco poco digeribile da qualsiasi palato. Il Milan andava alla ricerca di un episodio per sbloccare la gara, ma Lapadula sbagliava da due metri e allora il Bologna continuava nella sua gara di attesa, tutto dietro e attento a non concedere il minimo spazio. Bertolacci era un fantasma, Bacca un corpo estraneo alla manovra, Deulofeu raddoppiato di continuo e così il Milan sbatteva sul muro rossoblu.

Ad inizio secondo tempo arriva la prima mossa che si rivelarà vincente di Montella. Dentro Mati e fuori Bertolacci. Facile pensare che tanto uno vale l'altro e in fondo la stagione non aveva dato troppi elementi per pensarla in maniera diversa. Il cileno, invece, è in una giornata positiva e nei primi nove minuti in campo mette insieme più giocate per creare superiorità numerica di quelle fatte dall'ex Genoa in un intero tempo in campo. Il Milan sembra poter essere un po' più pungente ed ecco il secondo cambio che sorprende gran parte di San Siro. Non tanto l'uscita di Bacca, quanto l'ingresso al suo posto di Honda, con Deulofeu che va più vicino a Lapadula e il giapponese esterno. Mossa che mette in difficoltà i centrali di Donadoni, ora costretti ad inseguire due giocatori mobili e di corsa come lo spagnolo e l'ex Pescara.

Proprio Deulofeu scambia al limite con Mati che scucchiaia in maniera pregevole dal limite. Palla che passa oltre la difesa di Donadoni e che Deulofeu spedisce alle spalle di Mirante, alleggerendo di molto l'aria su San Siro. Il Bologna si squaglia sotto il sole di Milano e allora i rossoneri possono chiuderla senza troppi affanni. Prima con la rete su punizione proprio di Honda, Mirante non perfetto nell'occasione e con il gol nel recupero di Lapadula, meritato per quanto fatto vedere nei 90 minuti. Arriva l'Europa, si torna nelle Coppe dopo tre anni in casa Milan. San Siro canta. L'obiettivo è minimo, ma intanto è stato centrato, a completare una stagione positiva che ha visto l'exploit di Doha e che deve fare da apripista per la prossima. In cui si punterà alla Champions League, come detto da Montella nel post gara.