Pare che Vincenzo Montella abbia chiesto alla nuova dirigenza di provare a trattenerlo a Milanello anche nella prossima stagione. Chissà chi lo avrebbe detto all'inizio della stagione. Eppure Mario Pasalic è riuscito a convincere il tecnico campano con il passare delle settimane, tanto da prendersi spesso una maglia da titolare nel centrocampo rossonero. 5 le reti totali realizzate fino a questo momento, con le ultime due giornate di campionato come ulteriore occasione per arrotondare il bottino personale.

In un'intervista concessa a Il Giorno, Pasalic ha parlato dell'importanza per il Milan di raggiungere l'Europa League in questa stagione: "Iniziamo a vincere, poi faremo i calcoli. Il nostro obiettivo deve essere fare sei punti contro Bologna e Cagliari così possiamo evitare di guardare gli altri campi. E banale lo so, ma sono due finali e così dovremo affrontarle. Tornare in Europa era il nostro obiettivo dichiarato, era troppo importante dopo 4 anni di nulla. L’Europa League è il primo passo, poi vedremo di tornare in Champions.Parole che in qualche modo fanno capire la sua volontà di continuare in rossonero, anche se è il Chelsea di Conte il proprietario del suo cartellino: "e carezze del mister fanno piacere. E un allenatore che sa parlare ai giocatori e ha un grande futuro davanti. Io al Milan sto bene ma non so cosa riserverà il futuro. AI Chelsea ci sono grandi giocatori e giocare diventa difficile. Il mio sogno? Uno l’ho già realizzato. Ho giocato, segnato e vinto un derby con il mio Hajduk contro la Dinamo. Poi vorrei vincere una Champions, un Europeo o un Mondiale."

Arriva poi un bilancio della stagione, in cui si sono alternati momenti euforici come la vittoria in Supercoppa Italiana e altri deludenti, come diversi risultati in campionato contro squadre alla portata del Milan: "La Supercoppa a Doha? Sono state grandi emozioni. Ho solo preso la mira e il resto è storia. Al Dall’Ara invece abbiamo fatto un miracolo, in nove uomini. Eravamo stremati. Ma è stata una vittoria fondamentale, basta guardare la classifica per capire quanto. Eravamo in un momento poco fortunato e ci siamo sbloccati. Il calo? Siamo un gruppo giovane e abbiamo commesso qualche errore. Abbiamo sbagliato qualche partita, soprattutto con le piccole. Forse ha pesato un po’ la pressione di dover fare risultato a tutti i costi e in qualche momento è mancata un po’ di concentrazione."