Contro le big del campionato, la Fiorentina non ha mai sfigurato, anzi, ha sempre dato il meglio di sè stessa. Gol, ribaltoni e colpi di scena. La Viola, contro le grandi, si è sempre fatta rispettare, e sabato sera, nella splendida cornice dello Stadio San Paolo, presumibilmente stracolmo all'inverosimile, la squadra del tecnico portoghese Paulo Sousa tenterà, con tutte le proprie armi a disposizione, di capovolgere l'ennesimo pronostico, che al momento la vede sfavorita al cospetto del Napoli, in piena lotta per il secondo posto. Roma, Juventus, Inter e Lazio, queste, in rigoroso ordine cronologico, le vittime illustri mietute dalla Fiorentina in questo campionato. Tecnica ed aggressività, un giusto mix da proporre anche al San Paolo, se si vuol uscire da Fuorigrotta con i tre punti in saccoccia.

Ma le fortune della Viola, contro le big del calcio italiano, sono arrivate soprattutto in casa, all'Artemio Franchi. In trasferta, in talune circostanze, gli uomini di Sousa hanno rimediato anche qualche brutta figura, basta ricordarsi delle scoppole patite a Roma e Milano. L'ultima trasferta dell'anno, la più importante, però andrà presa di petto, senza che la squadra scenda in campo timorosa, impaurita dalla forza di un avversario in grande forma, che continua ad esprimere un calcio effervescente, il migliore d'Italia. La posta in palio è altissima. Settima, con un punto di ritardo dal Milan, la Fiorentina dovrà a tutti i costi fare punti a Napoli e sperare in un passo falso del 'Diavolo', che sulla carta avrà un incontro ben più agevole, in quanto sarà impegnato in casa contro un Bologna ormai già in vacanza.

Sousa se la giocherà senza Borja Valero e Astori squalificati dal Giudice Sportivo per un turno, e probabilmente anche senza Badelj, pure ieri rimasto lontano dal lavoro di gruppo, in quanto non al meglio della condizione fisica. Un’idea, però abbastanza remota, potrebbe essere quella di schierare contemporaneamente Babacar e Kalinic dall’inizio, per innalzare la pericolosità della prima linea, ma come sempre il portoghese terrà tutti sulle spine, e renderà pubbliche le sue scelte poco prima del calcio d'inizio della gara. Rispetto alla trasferta di Reggio Emilia, non ci sarà ritiro anticipato. La squadra partirà normalmente nella giornata di venerdì, in treno, quindi solo ventiquattro ore prima del fischio iniziale. Del resto, un ritiro anticipato sarebbe stato piuttosto inutile, in quanto questo tipo di partite offrono innumerevoli motivazioni, ed i calciatori sapranno caricarsi a modo, senza affrontare giorni 'offlimits'.