Milan Badelj non rinnoverà il proprio contratto con la Fiorentina, in scadenza nel 2018. Negli scorsi mesi la dirigenza viola ha provato in diverse occasioni a riallacciare i rapporti con il procuratore del centrocampista, ma i risultati non sono stati soddisfacenti. La cessione in estate sembra essere la scelta più logica per tutti: il giocatore troverebbe una piazza di proprio gradimento dove ripartire e la Fiorentina incasserebbe qualche milione utile da reinvestire sul mercato.

Scenario molto provabile anche alla luce delle ultime parole del procuratore di Badelj raccolte da Firenze Viola che lasciano pochi margini di trattativa: "Partiamo dal presupposto che nonostante le promesse io, come agente del calciatore, non sono ancora stato pagato. Il giocatore voleva partire l'anno scorso, quando avevamo in mano un paio di offerte molto importanti, ma il club e Corvino hanno deciso di dichiararlo 'incedibile'. Adesso gli rimane un solo anno di contratto e penso che sia arrivato il momento, sia per lui che per la Fiorentina, di lasciarlo partire. Al momento non abbiamo ricevuto nessuna offerta ufficiale, ma c'è tempo. Magari la Fiorentina sa qualcosa in più di me... Non mi ha mai chiamato nessuno per questo, quindi non credo che ci sia l'interesse di chiudere questo tipo di accordo". 

Il nostro campionato resta la prima scelta per Badelj: "Sì, lui ama questo paese e la Serie A. Però andrebbe bene anche la Spagna. Poi lo sappiamo bene: nel calcio non si può mai dire cosa accadrà con certezza. Seguire Sousa? Prima bisogna capire dove andrà il portoghese." Chissà che allora non si possa riaprire la pista Milan, calda l'estate scorsa, ma mai diventata concreta per la mancanza di milioni in casa rossonera: "L'unica certezza è che può giocare titolare in tutte le squadre del campionato italiano. Tutte, anche la Juventus, anche se non credo che siano interessati. La sua stagione non è finita come qualcuno ha detto. è già pronto per tornare in campo, sta bene e può giocare. Contro il Napoli sarà a disposizione, poi deciderà il mister se schierarlo o lasciarlo in panchina."