Anticipo da urlo per la trentaseiesima giornata di Serie A: alle 20.45 scenderanno in campo allo Stadio Atleti Azzurri D’Italia Atalanta e Milan, per una sfida ad alta quota che sposterà gli equilibri psicologici e di classifica nella corsa ai posti per la qualificazione in Europa League.

Se la Lazio è infatti praticamente sicura del quarto posto (+5 proprio sull’Atalanta, -7 dal Napoli terzo) dietro potrebbe aprirsi una bagarre non indifferente. I bergamaschi, infatti, continuano a portare avanti la propria annata da sorpresa assoluta: basterebbe un punto nelle prossime tre partite, da aggiungere ai 65 già conquistati, per poter festeggiare una storica qualificazione europea. Eppure, la differenza tra il quinto ed il sesto posto è cruciale: se da un lato si ottiene l’accesso ai playoffs, sostanzialmente l’ultimo turno di spareggi che precede la fase a gironi, previsto poco oltre la metà di agosto, dall’altro chi termina dietro andrebbe ad occupare lo slot lasciato libero dalla vincitrice della Coppa Italia, dato che Lazio e Juventus sono già qualificate di diritto alle coppe europee.

Di conseguenza, terminare sesti vorrebbe dire sì approdare in Europa, ma anche dover giocare le prime due partite ufficiali a cavallo tra fine luglio ed inizio agosto, scombinando così totalmente i ritmi della preparazione estiva. Ecco perché, pur proteggendosi dagli attacchi di Inter e Fiorentina, distanti tre punti, il Milan di Vincenzo Montella vuole sfruttare l’occasione per accorciare a -3 sull’Atalanta cercando così un sorpasso-flash nelle ultime due giornate di campionato. Eppure, ultimamente si è registrata una sorta di frenata collettiva di tutte le concorrenti alla zona europea, con quattro pareggi nelle ultime cinque per la squadra di Gasperini. I rossoneri, però, sono stati capaci di fare ancora peggio: appena due punti nelle tra il derby, col pari per 2-2 acciuffato all’ultimo secondo, la catastrofica (2-1) sfida casalinga contro l’Empoli, la difficile trasferta di Crotone (1-1) e la dimostrazione di calcio della Roma a San Siro (1-4).  Se le dirette concorrenti fanno registrare risultati uguali o addirittura peggiori, però, i rossoneri possono continuare ad essere padroni del loro destino: dopo l’Atalanta arriveranno Cagliari e Bologna, e con sette punti il sesto posto sarebbe ipotecato.

Necessario quindi, per Montella, evitare la sconfitta all’Atleti Azzurri D’Italia, per poter continuare a puntare a quello che, al netto di calcoli e retorica, è l’obiettivo stagionale dichiarato. Il tecnico campano dovrebbe ritrovare Alessandro Romagnoli, fermo da due giornate per un problema al ginocchio, perdendo però Paletta per squalifica dopo il rosso rimediato nel finale con la Roma. Nel caso di forfait del centrale azzurro, comunque, sarà Gomez a fare coppia con Cristian Zapata. Attenzione però ad una possibile piccola follia dalle parti di Milanello: dopo praticamente 31 anni potrebbe tornare la disposizione tattica da sempre osteggiata da Silvio Berlusconi, ovvero la difesa a tre, con Lionel Vangioni a completare il reparto. A centrocampo quindi, Montella potrebbe combinare i suoi elementi in modo del tutto nuovo: da un lato, è tutto pronto per il rientro di Riccardo Montolivo, battezzato in conferenza stampa (“ci è mancato per spessore ed esperienza”) dopo sette mesi di stop per la rottura del crociato giocando con la Nazionale. L’ex di turno prenderà posto davanti alla difesa, affiancato da Kucka e da uno tra Pasalic e Mati Fernandez. In caso di 3-5-2, però, lo sloveno potrebbe scivolare sulla fascia in un ruolo ricoperto con continuità al Genoa, come opposto di Mattia De Sciglio, lasciando così a Suso lo spazio centrale per agire in qualche modo da fantasista arretrato. Altrimenti, lo spagnolo sarà parte del tridente insieme a quelle che dovrebbero essere le altre due punte: Gerard Deulofeu e Gianluca Lapadula, ancora avvantaggiato nell’eterno ballottaggio con Bacca.

L'idea 3-5-2

Il classico 4-3-3