E' tempo di raccolta per la Juventus. Dopo aver seminato per bene e aver disseminato il panico nelle tre competizioni disputate, è giunto l'atto finale nel quale è indispensabile cogliere il frutto prelibato. Sono cinque le partite che separano i bianconeri dalle vacanze estive: Roma, Lazio, Crotone, Bologna e Real Madrid in ordine di tempo. Prima di sognare alla volta di Cardiff e preparare poi valige e costumi da bagno, è in programma uno splendido soggiorno nella Capitale. Difficilmente vedremo, però, Allegri e Buffon girare Piazza di Spagna o i dintorni del Colosseo in sella ad una vespa come nel celebre film di William Wyler «Vacanze Romane». 

Le pressioni sono ridotte pressoché allo zero nella prima uscita contro i giallorossi, dato che basta soltanto un punto per cementificare nella leggenda il sesto scudetto consecutivo. Discorso diverso invece per la finale di Coppa Italia con la Lazio. Qui sarà battaglia vera per centrare la terza di fila e la dodicesima complessiva. Ragionando un grado per volta, i bianconeri scenderanno in campo domenica contro la squadra di Luciano Spalletti, in lotta con il Napoli per il secondo posto. Max Allegri è pronto a rivivere all'Olimpico, con le medesime condizioni, un déjà vu estremamente piacevole datato ormai sei anni. L'allora tecnico del Milan alzò il diciottesimo ed ultimo scudetto dei rossoneri, pareggiando per 0-0 ed ottenendo il punto necessario. 

L'allenatore livornese ha dimostrato, anche in questa stagione, di saper fare i calcoli. Il ritorno delle semifinale di Coppa Italia contro il Napoli è paradigmatico in questo senso: serviva segnare almeno due reti e non vincere, il risultato fu di 3-2 a favore dei partenopei. Destini e storie incrociate che porteranno anche Benatia e Pjanic nell'arena nella quale si sono forgiati. Positiva è la non-esaltazione antecedente alla qualificazione alla finale di Cardiff. La consapevolezza e le parole, sia a caldo sia a freddo, dei protagonisti rendono chiara l'idea. Ancora nulla è stato messo in bacheca ed è facile, da un momento all'altro, ritrovarsi con un pugno di mosche in mano: questo il pensiero parafrasato dei leader maximi bianconeri.

Piedi per terra, almeno un punto in campionato (anche se Dybala ha ribadito la voglia di vincere da parte della Juventus) e poi la preparazione esclusiva per la finale di TIM Cup con la Lazio azzerando eventuali festeggiamenti. Potrebbero esserci un leggero turnover proprio in vista della sfida ai biancocelesti: chi ci sarà sicuramente è Pjanic, squalificato per la finale. Insomma, una quattro giorni di vacanze romane in tutta lucidità e sobrietà.