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Milan, non gettare al vento una stagione positiva

Il Milan non sa più vincere e cade in casa contro la Roma. Risultato pesante e prestazione discutibile: Montella deve provare a smuovere le acque.

Milan, non gettare al vento una stagione positiva
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Di Gerardo Guariglia

Il Milan è uscito con le ossa rotto dopo la batosta subita in casa contro la Roma. La squadra di Vincenzo Montella non è riuscita a contrastare gli attacchi avversari di una squadra nettamente più forte sotto ogni punto di vista. Questo aspetto, però, non giustifica la pessima prestazione dei rossoneri, praticamente assenti dal rettangolo di gioco e senza mai intimorire in maniera decisa l'estremo difensore giallorosso.

Cosa possiamo dedurre dopo questa pesante sconfitta? Andiamo con ordine, e partiamo con l'analizzare una situazione molto delicata. Il Milan ha chiaramente dimostrato di essere inferiore alla Roma nonostante le assenze di Rudiger e Strootman, ma ciò che risalta subito all'occhio è la scarsa applicazione. San Siro aveva accolto i rossoneri con la bellezza di 55.000 spettatori, pronti a sostenere la squadra. Il risultato è stato deludente e prevedibile visto il divario tecnico tra le due squadre, ma ai tifosi non è andato giù l'atteggiamento con la quale i giocatori sono scesi in campo. Rinunciatari e schiacciati, praticamente è come se fossero partiti già battuti.

L'unico che è riuscito a strappare degli applausi è stato Donnarumma, autore di una grande parata su Perotti e una su Nainggolan. Per il resto c'è veramente poco da salvare: difesa da incubo con De Sciglio, Paletta, Zapata e Vangioni incapaci di respingere al mittente gli attacchi offensivi. Dzeko, Salah, Perotti ed El Shaarawy hanno fanno quello che volevano di fronte a una retroguardia che, francamente, non meriterebbe di indossare una maglia del genere. Centrocampo in grande difficoltà con Sosa e Mati Fernandez non ideali per fronteggiare i palleggiatori di Spalletti. L'argentino non è mai stato velocissimo, ed è per questo motivo che si è visto sbucare da ogni parte maglie giallorosse. Stesso discorso per l'ex Fiorentina, poco lucido e ancor meno incisivo. Pasalic si è salvato solamente per il goal, ma ha giocato leggermente meglio rispetto ai suoi compagni di reparto. Attacco poco pungente e con troppi tocchi: Suso e Deulofeu ci han messo impegno, ma sono stati penalizzati dalla loro testardaggine di riprovare sempre la stessa giocata. Lapadula è stato servito poco e male, ma ha comunque provato a battersi contro il terzetto difensivo avversario. La voglia e la grinta vanno sempre apprezzate, ma per essere il numero 9 del Milan servono i goal.

Questo è quanto. E' un Milan in grande difficoltà e l'Europa resta sempre in bilico nonostante i pessimi risultati di Inter e Fiorentina. Adesso ci sarà la decisiva trasferta di Bergamo, tappa importante per stabilire se i rossoneri potranno disputare la prossima edizione dell'Europa League.

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About the author
Gerardo Guariglia
Originario di Agropoli ma residente a Santa Maria di Castellabate, si è diplomato in Ragioneria con lo scopo di provare ad entrare nel mondo manageriale. Frequenta l'Università" G.Fortunato" di Benevento scegliendo di immergersi nell'interessante mondo dell'economia. Il suo primo amore è stato il Milan e lo è tutt'ora, ma segue con attenzione molti campionati esteri. Proveniente da esperienze con Tuttocalcioestero, numerosette.eu e Passione Premier Leagure, ama collezionare maglie di calcio, libri, magazine, DVD e tante altre cose riguardanti questo meraviglioso sport. Il suo modello di ispirazione è Daniele Adani.