L'Entella cambia. Il rendimento insufficiente degli ultimi venti giorni abbondanti (un punto nelle ultime cinque giornate) ha spinto la dirigenza della squadra di Chiavari a sollevare dall'incarico l'allenatore Roberto Breda. L'esonero ha destato un pò di sorpresa. Al tecnico è stata fatale la brutta sconfitta di Trapani, non tanto per il risultato (0-2) e nemmeno per la formazione inedita schierata dall'ex trainer della Ternana e del Latina, piuttosto, è stato l'atteggiamento abulico, indolente della squadra a suggerire il cambio al timone del vascello ligure. Al tecnico, la decisione della società è stata comunicata ieri mattina, e non sono giunte nessune dichiarazioni in merito. Un'uscita di scena senza polemiche, con garbo, con Breda che ha confermato ancora una volta tutta la propria educazione.

Al suo posto, l'Entella ha affidato la panchina a Gianpaolo Castorina, l'allenatore della Primavera, che non meno di due settimane fa ha conteso alla Roma la vittoria della Coppa Italia di categoria. Scelta interna dunque adottata dal presidente Antonio Gozzi, il quale crede ancora nel raggiungimento dei playoff, distanti quattro punti, a tre giornate dal termine del torneo cadetto. Castorina, promosso per l'ottimo lavoro svolto, quest'oggi dirigerà il primo allenamento dei biancoazzurri, in preparazione del prossimo match, duro, che i liguri affronteranno tra le mura amiche contro l'Hellas Verona di Fabio Pecchia e del bomber Giampaolo Pazzini.

Con il tecnico nativo di Milano in panchina, potrebbero trovare spazio in prima squadra molti giovani, da lui allenati fino ad un paio di settimane fa. Sarà un osservato speciale, infatti, se l'Entella dovesse chiudere bene il campionato, Castorina potrebbe essere l'indiziato numero uno, il principale candidato per sedere sulla panchina della squadra di Chiavari anche il prossimo anno. Il presidente dell'Entella, Antonio Gozzi, ha motivato il perchè dell'esonero di Breda al quotidiano Secolo XIX: "Il calcio è anche questo, la mia storia di presidente dice che non sono un mangia allenatori, infatti in 10 anni ne ho avuti appena 5, ma a volte è necessario dover cambiare registro. Non potevo restare inerme davanti a questa situazione di negatività che stava avvolgendo la squadra già da qualche settimana. Breda è una brava persona in primis, ed anche un buon allenatore, ma serviva una scossa. Ci sono tre partite ancora da giocare, dobbiamo dare il massimo, senza porsi obiettivi. Tutto è ancora possibile, anche i playoff".