“Sono sincero, adesso voglio godermi questo double che è qualcosa di meraviglioso. Il triplete sarebbe chiedere troppo, ma tra 15 giorni ci penseremo, adesso è giusto godersi questo momento”.

E' un Filippo Inzaghi visibilmente raggiante quello che, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato il successo del suo Venezia nella finale di Coppa Italia di Lega Pro ottenuto contro il Matera. Adesso, per chiudere in bellezza la stagione, l'obiettivo è la Supercoppa di Lega Pro, che si giocherà contro le vincenti degli altri due gironi, anche se Inzaghi, come detto, punta a godersi le prime due affermazioni, dando il risalto che merita all'impresa dei suoi ragazzi. 

“I ragazzi sono stati bravi perché, dopo aver conquistato la B in quel modo, non li ho fatti festeggiare e non gli ho fatto mollare nulla, perché ci tenevo a vincere la Coppa Italia per mettere la ciliegina sulla torta di questa stagione bellissima. Adesso è giusto che festeggino e che si riposino un po', poi insomma, in Supercoppa vedremo cosa succederà, ma con il sorriso”.

Ed ora, inevitabile non pensare anche al prossimo anno e, eventualmente, a buttare un occhio alla promozione in A, anche se Pippo frena: “Intanto il Venezia, sotto la gestione Tacopina, ha fatto qualcosa di irripetibile: era 70 anni che in Italia una squadra non riusciva ad arrivare dalla D alla B, perciò due promozioni consecutive le abbiamo fatte, anche se non c'ero io l'anno scorso. Bisogna dare adito di aver fatto qualcosa di molto complicato e nel migliore dei modi: adesso diventa tutto più difficile, per l'anno prossimo ci siederemo per capire quello che il Venezia vuol fare, vedendo se il Presidente ha intenzione, dopo tutto quello che ha fatto, di portare avanti".

Ed infine, la chiosa: "Sono discorsi prematuri: il Venezia in Lega Pro era un lusso, mi ha dato tutto quello che c'era da darmi, e adesso in B bisognerà migliorare in tanti frangenti. Lo sanno società ed allenatore: quando ci vedremo, parleremo di cosa si vorrà fare. Ora godiamoci questi anni fantastici, con un gruppo di 24-25 giocatori esemplari nel comportamento".