Una vittoria rotonda, netta e che consente di guardare al derby con un occhio diverso, più tranquillo. In attesa dello scontro della Capitale, la Lazio di Simone Inzaghi ha dunque marcato profondamente il suo cammino verso l'Europa League, vincendo contro il Palermo grazie alle superbe prestazioni dei gioielli biancocelesti Immobile e Keita e dalla prima rete in Serie A di Crecco. Contro la Roma però, avversario mai troppo facile per tasso tecnico e per convivenza cittadina, la sfida sarà tutt'altro che semplice da risolvere.
Tra le varie questioni da risolvere, il tecnico biancoceleste dovrà sicuramente ritoccare qualcosa nel reparto difensivo, ancora una volta autore di una performance non propriamente al top. Anche contro i rosanero, infatti, il collettivo laziale ha subito due reti in pochi minuti, nate a causa di una scarsa concentrazione che potrebbe costare caro. Certo, gran parte delle "colpe" dei goal va attribuita ad un calo dell'attenzione a risultato archiviato, ma l'attenzione difensiva si crea soprattutto nei momenti più agevoli, quando cioè l'eccessiva sicurezza può trasformarsi in qualcosa di negativo.
La Lazio, dunque, dovrà affrontare il match con concentrazione ma senza quella pressione che, come visto anche all'andata, rischierebbe di compromettere quanto sta andando nel verso giusto. Con già seimila biglietti venduti, sale la febbre del derby, che metterà l'Aquila di fronte a se stessa, una vera e propria prova per confermare ulteriormente o in parte bocciare quanto fatto in questa stagione: "Sarà sicuramente un derby nervoso - conferma anche Filippo Anastasi a Lazio Style Radio - con una gara piena di provocazioni. Credo che il quarto posto sia alla portata, il derby offre due risultati su tre visto che l’Atalanta gioca contro la Juventus e conoscere il risultato è un gran vantaggio. I bergamaschi sono molto forti perché hanno entusiasmo e sono la contendente più pericolosa. Il vantaggio della Lazio sono gli scontri diretti per cui si può anche arrivare pari”.