La sconfitta contro l'Empoli è stato un brutto passo falso per il Milan che ancora una volta, contro un avversario alla portata, si è fatto sfuggire dalle mani punti importanti per la rincorsa all'Europa League. Vincenzo Montella, davanti alle telecamere, ha parlato di una sconfitta che secondo lui non sarà determinante per il raggiungimento o meno del sesto posto in classifica a fine campionato, ma negli spogliatoi di San Siro il tecnico si è fatto sentire con la squadra.
Un discorso breve, pochi minuti in cui Montella ha però incitato la squadra ad avere un atteggiamento diverso nelle prossime gare. Servono più cattiveria, più voglia e più furore agonistico contro le prossime avversarie per non rischiare di buttare all'aria tutto quello che è stato fatto fino a questo momento. L'Europa League è l'obiettivo dichiarato per questa stagione anche da parte della nuova proprietà che gradirebbe un ritorno in Europa anche per avere un motivo in più da spendere in sede di mercato per cercare di chiudere acquisti di un certo rilievo. Come detto, però, tutto passa dalla qualificazione alle coppe che in questo momento è in bilico più per demeriti del Milan che non per meriti delle dirette avversarie per il sesto posto, visto che sia Inter che Fiorentina hanno avuto diverse battute d'arresto nel corso della stagione.
Oltre a questo colloquio ce ne sarebbe stato un altro all'interno di San Siro al termine della sfida contro i toscani. Secondo quanto riferito da diversi quotidiani Fassone, Mirabelli e Montella si sarebbero intrattenuti fra loro per circa 30 minuti dopo il fischio finale. I due nuovi dirigenti avrebbero confermato al tecnico la loro piena fiducia e quella della proprietà cinese nel lavoro che sta portando avanti, con la conferma che il progetto è ambizioso e che Montella è uno dei tasselli fondamentali del nuovo puzzle rossonero. A breve, inoltre, si potrebbe cominciare anche a discutere del rinnovo del contratto del tecnico. Non una priorità come i prolungamenti di Suso e Donnarumma, tanto per fare due nomi, ma comunque una necessità da soddisfare anche per dare un segnale. Il nuovo Milan ripartirà con Montella in panchina per provare ad aprire un nuovo ciclo vincente.