Il pareggio finale fra Sassuolo e Napoli nel lunch match della 33esima giornata di Serie A ha lasciato diversi strascichi polemici, sia da parte di esponenti del club partenopeo, sia dai tifosi. Il tecnico Maurizio Sarri si è lamentato di alcune decisioni arbitrali sfavorevoli, a suo giudizio errate, mentre la tifoseria si è scagliata contro l’ex Paolo Cannavaro – cresciuto nelle giovanili del club e giocatore in prima squadra dal 2006 al 2014 - sui social network, “colpevole” di essersi impegnato durante la partita: sul profilo Instagram ufficiale del difensore una parte di fan azzurri lo ha preso di mira con insulti ed offese, in particolare con riferimento all’episodio finale della gara, quando il Napoli ha chiesto un calcio di rigore per un fallo di mano proprio di Cannavaro, che in realtà colpisce il pallone con la testa.
Dopo qualche ora, in cui poi la restante gran parte dei tifosi ha preso le difese dell’ex capitano, Paolo Cannavaro ha deciso di postare su Instagram un video dove spiega le sue ragioni: “Secondo qualcuno avrei dovuto dire all’arbitro che ho preso la palla di mano, quando in realtà l’ho colpita di testa, o addirittura avrei dovuto prendere la palla apposta con la mano per aiutare il Napoli. Fortunatamente il 95-96% dei napoletani ha capito quanto sono professionale, mi dispiace che non tutti l’abbiano fatto”, spiega, in un breve passaggio, dedicando un bacio ed un ringraziamento a chi lo ha difeso, con un “forza Napoli sempre” finale ed aggiungendo, come commento, che “per rispetto mio, dei miei compagni e del Sassuolo gioco SEMPRE per vincere”.
Come se dovesse essere necessario giustificarsi per aver dato il 100% in una partita di calcio e di non aver favorito la propria ex squadra, che pure si sta giocando qualcosa di importante, nell’epoca dei commenti senza filtri di gente che non dovrebbe nemmeno avere la facoltà di utilizzare questi mezzi.