Un altro passo verso il sesto scudetto consecutivo, e che passo. Nel posticipo della trentatreesima giornata di Serie A, la Juventus schianta il Genoa con un rotondo 4-0 che la porta a soli otto punti dall'ennesimo sigillo nazionale. La gara si mette in discesa nel primo tempo, con un autogol di Munoz e un sinistro delizioso di Dybala, poi sul finire della frazione d'apertura Mandzukic fa il terzo. Chiudono il parziale un'invenzione di Bonucci e
Le scelte – Varia gli interpreti nel 4-2-3-1 Allegri, a partire dall’ala destra: c’è Lichtsteiner al posto di Cuadrado, in panchina per un acciacco alla schiena, con Barzagli basso. Avvicendamento Asamoah-Sandro a sinistra, Benatia al centro al posto di Chiellini, a riposo, così come Buffon: tra i pali Neto. Squalificato Pjanic, quarta gara da titolare in fila per Marchisio in campionato in mediana. Juric risponde con il classico 3-4-3, privo dello squalificato Rigoni: è Ntcham a fare da raccordo tra centrocampo e attacco, dove Palladino affianca Simeone. Cataldi e Veloso a schermare in mezzo. Lamanna tra i pali, davanti a lui trio di difesa tutto argentino: Munoz, Burdisso e Gentiletti.
Equilibrio – Primi attimi di gara contraddistinti dal classico pressing alto del Genoa e dalla gestione bianconera; una scivolata di Bonucci permette a Simeone di concludere dopo 190 secondi, ma il sinistro è fuori misura. Il primo tentativo della Juve capita invece sulla testa di Higuain, su azione da piazzato: il Pipita da ottima posizione non inquadra lo specchio, così come accade poco più tardi a un sinistro interessante di Dybala da fuori area.
Strappo – Nel giro di 70 secondi, però, i bianconeri prendono il volo: è il diciassettesimo quando Higuain si reinventa rifinitore, pennellando per il taglio di Marchisio, letto male da Ntcham; il capitano di serata della capolista arriva male all’impatto sotto porta, ma il suo liscio propizia l’autorete di Munoz, che col ginocchio tocca nella propria porta da un metro. Il 2-0 è invece a firma di Paulo Dybala, che riceve la sponda di Higuain, combina in area con Khedira e pesca il mancino chirurgico all’angolino basso, con Lamanna che resta di sale.
Paulo Dybala Goal HD - Juventus 2 - 0 Genoa... di worldfoot
Gestione – Tenta la reazione d’orgoglio il Genoa, ancora con un’incursione di Simeone, ben contenuto da Bonucci. Rimane però un altro lampo nel vuoto, perché la Juve torna preso a gestire palla e gioco, nonostante l’opposizione soprattutto fisica del Grifone. Al trentaduesimo giro di lancette, dopo un cross sbagliato da Higuain, si rivedono gli ospiti con un destro alto di poco tentato da Ntcham. Più preciso è invece Higuain dal limite, mancino piazzato all’angolino basso letto efficacemente da Lamanna. Sul prosieguo dell’azione spara salve dai trenta metri Bonucci.
Killer – A quattro minuti dal termine, l’etichetta sul match la piazza Mario Mandzukic. Minuto sontuoso del croato, che contiene in uno-contro-uno, rilancia l’azione a sinistra innescato da Dybala, raccoglie poi la respinta corta della difesa sul proprio cross e, aprendo il piatto, pesca l’angolino sul palo lontano. Primo tempo agli archivi sul 3-0, nonostante un altro paio di incursioni bianconere: un tentativo di tacco di Marchisio tenuto da Lamanna in qualche modo, un mancino di Dybala largo di poco. Ultima parola per Veloso, sinistro da fuori facile preda di Neto.
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— Réginald MARCHISIO (@Robibaggio78) 23 aprile 2017
Bonucci show – La ripresa, come il primo tempo, si apre con una conclusione di Simeone, incornata su azione da palla ferma che termina alta sulla traversa. Scampato il pericolo – con annessa rabbia di Allegri – la Juve torna in avanti, con Bonucci due volte alla ricerca del gol, prima con un destro velleitario dai quaranta metri (azzardo per sfruttare la cattiva posizione di Lamanna), poi sbucando sul secondo palo su cross da punizione di Dybala; il centrale viterbese spedisce la palla in fondo al sacco, ma Calvarese annulla per una dubbia trattenuta di Mandzukic ai danni di Burdisso a centro area. Il riscatto arriva comunque al minuto 64, e con gli interessi: l’ex Bari si stacca dalla linea di difesa palla al piede, procede in progressione arrivano fino ai venti metri, calciando di potenza e precisione un pallone che cade sotto la traversa.
Leonardo Bonucci Goal HD - Juventus 4 - 0 Genoa... di worldfoot
Velluto e legni – Forte del vantaggio rassicurante, la Juve fa accademia e sciorina grande calcio, vedendosi frenata solamente dai legni, per la precisione due, consecutivi: Marchisio col sinistro innescato da Higuain incoccia la parte interna della traversa, lo stesso argentino sulla respinta coglie in pieno il palo. Vicino al quinto ci va anche Asamoah, mancino rasoterra da fuori che bacia la faccia esterna del legno alla sinistra di Lamanna. Allegri opta per dare riposo a Khedira e Mandzukic, ma poco cambia, perché la Juve non rallenta e ci prova anche con una progressione di Dybala, conclusione ancora larga non di molto.
Nel finale c'è spazio anche per l'esordio bianconero di Mandragora, terzo subentrante su tre ex Genoa, dopo Rincon e Sturaro. Il classe '97 tenta anche un mancino da fuori largo di poco; è l'ultima emozione di un match a senso unico, che si spegne dopo tre minuti di recupero. La Juventus vola a quota 83, a soli otto punti dal sesto scudetto consecutivo. Il Genoa rimane solo a quota 30, sei punti sopra il Crotone, terzultimo, con un punto solo raccolto nelle ultime sei. Per la Juve sono invece dodici vittorie nelle ultime quattordici di campionato, la trentatreesima vittoria di fila in casa in Serie A.