Nella partita probabilmente più folle ed assurda di questa stagione di Serie A la Fiorentina batte l’Inter 5-4 e sale a quota 55 punti, all’ottavo posto a -1 dai nerazzurri, in attesa che scendano in campo le avversarie, oltre all’Atalanta che ha già vinto.
La gara di ieri è da analizzare in due parti: nella prima ora di gioco la squadra di Paulo Sousa è stata ampiamente insufficiente, con alcuni sprazzi che hanno portato, per esempio, al goal del vantaggio di Vecino, ma per il resto tante distrazioni e tanta confusione; poi, l’ultima mezz’ora praticamente perfetta – complice anche il calo evidente dell’Inter – con 4 goal segnati, un rigore fallito ed un altro paio di spunti pericolosi, prima del finale a forte rischio beffa. Khouma Babacar ha sfruttato al 100% la chance da titolare: un primo tempo di lotta, un secondo da protagonista, con due goal, un rigore guadagnato ed una prova che non ha fatto rimpiangere per niente l’assenza di Kalinic. L’altro uomo copertina è Matias Vecino: seconda doppietta in Serie A a suggello di una prestazione da 8 in pagella, tra coperture, impostazioni e produzione offensiva. Poi, tante altre note liete, come Badelj, Borja Valero – a cui manca solo la rete - ed Astori; unica voce fuori dal coro è Federico Bernardeschi: forse condizionato dal problema alla caviglia non ancora completamente assorbito, o forse, chissà, emozionato davanti alla sua prossima squadra, sbaglia tutti i palloni giocati fin dalle prime battute e, dulcis in fundo, calcia un rigore che peggio non si può, prima di uscire tra i fischi mentre si scusa con i tifosi.
Da menzionare anche i meriti di Paulo Sousa che, ormai abbandonato da tifosi, società e qualche giocatore, riesce ad aggiustare la formazione in corsa ed a dare la giusta motivazione per la rimonta. Il portoghese sa che a giugno lascerà la Fiorentina – l’opzione per il rinnovo è scaduta – ma nonostante ciò – e nonostante la febbre - la concentrazione sul suo lavoro non manca, come dimostrano le sue parole nel post partita a Premium Sport: “E’ stata una partita emozionante tra due squadre che hanno provato a vincere grazie a protagonisti di qualità. Abbiamo rimontato e i ragazzi meritano questo risultato. Cerchiamo di migliorare sempre e lo faremo fino alla fine, e di finalizzare quello che creiamo: oggi ci siamo riusciti”. Poi parla dei singoli, a cominciare da Bernardeschi: “Ha maturità sufficiente per rimanere concentrato anche dopo certi errori. Ci dispiace per il rigore sbagliato, ma è stato bellissimo vedere Astori dedicargli la rete perché per noi è un giocatore importante”.
La gioia per la vittoria però lascia immediatamente spazio alle riflessioni, soprattutto sui tanti punti persi dalla Viola nelle partite cosiddette “facili” - come nel derby settimana scorsa o nel 3-3 con il Genoa al Franchi - che la hanno frenata e che ora, a 5 giornate dal termine, rendono la qualificazione in Europa League terribilmente complicata. L’ambiente continua a crederci, come spiega Vecino a fine gara a Sky Sport: “Se giochiamo a ritmi alti possiamo battere chiunque. Abbiamo perso tanti punti ed ora avremmo potuto essere in una posizione diversa, ma dobbiamo continuare a lottare, i numeri ci dicono che l’Europa è ancora possibile”.