Mario Pasalic o per meglio dire chi lo avrebbe mai detto. Arrivato in prestito secco dal Chelsea, in un'operazione che a molti ha ricordato quella poco felice legata a Van Ginkel, il croato ci ha messo un pochino ad adattarsi al gioco di Montella, ma quando ha capito cosa fare si è preso un posto a centrocampo con continuità. Tanto da farlo rimpiangere da alcuni in ambiente Milan nel derby contro l'Inter dopo la squalifica rimediata contro il Palermo per un giallo che Montella non ha esitato a definire come un normale peccato legato all'età e all'inesperienza.
Contro l'Empoli, però, l'ex Monaco è pronto a tornare a disposizione, con Montella che sembra intenzionato ancora una volta a regalargli una maglia da titolare nel centrocampo a tre dei rossoneri. Pasalic possiede un mix di caratteristiche che piacciono molto al tecnico milanista. In fase di non possesso è chiamato ad aggredire il costruttore di gioco avversario, mentre quando è il Milan ad attaccare a Pasalic sono chiesti inserimenti alle spalle della difesa avversaria come una sorta di incursore. Azione esemplificativa da questo punto di vista quella della rete al Palermo: Suso attira le attenzioni su di sè, mette in mezzo un pallone difficile da leggere per difesa e portiere e alle spalle di tutti ecco che in corsa arriva Pasalic, pronto in qualche modo a spingere il pallone in rete. Il futuro del croato, al termine della stagione, è definito, nel senso che tornerà al Chelsea, visto che il prestito al Milan è senza diritti od obblighi legati ad un possibile riscatto.
I profili accostati al nuovo Milan in questi giorni per il centrocampo sono molto diversi per caratteristiche e spessore rispetto a Pasalic, ma Montella potrebbe comunque chiedere a Fassone e Mirabelli di provare a trattenere il ragazzo a Milanello andando a trattare con il Chelsea. Certo bisognerà fare i conti con la volontà di Conte e dei Blues, ma anche l'intenzione di Pasalic potrebbe pesare in maniera decisiva. In ogni caso in questo momento il croato ha tutto l'interesse di giocare al massimo ogni minuto che gli verrà concesso in maglia rossonera, anche solo per un banale discorso di egoismo personale: mettersi in mostra in Serie A potrebbe aiutarlo la prossima estate in sede di mercato, a prescindere da quella che potrà essere la sua prossima destinazione. Montella se lo terrebbe volentieri a Milanello, come tassello funzionale per il progetto di Milan che ha in mente di costruire.