Uno dei figli di Old Trafford, Federico Macheda, da quando si è trasferito nuovamente in Italia, al Novara, è totalmente rinato, dando nuova linfa ad una carriera che si stava incupendo, intristendo sempre più nella Championship inglese: Doncaster, Birmingham City, Cardiff City e Nottingham Forest, tutte esperienze che si sono rivelate non positive per l'attaccante romano classe 1991. Federico Macheda a Novara sembra aver trovato, finalmente, la sua dimensione, ed il potenziale talento adocchiato da sua maestà Sir Alex Ferguson qualche anno fa ha trovato il microclima ideale per poter deflagrare in tutta la sua potenza. Un impatto positivo per 'Keko' al Novara agli ordini di mister Boscaglia, che è anche anche testimoniato dai numeri che stanno contraddistinguendo i suoi primi mesi d'esperienza in Piemonte. In 15 apparizioni, sono già 5 le reti messe a segno dall' ex enfant prodige, gol tutti pesanti, di grossa importanza, non ultima la favolosa (e decisiva) doppietta con cui ha steso, a domicilio, un avversario del calibro del Frosinone, lanciatissimo verso la Serie A. Ha realizzato una doppietta dopo 6 anni, l'ultima volta che in una gara riuscì a timbrare due volte il cartellino fu il 17 ottobre 2010, quando con la maglia della nazionale under 21 colpì i pari età turchi.
L'attaccante scuola Manchester United ha rilasciato un interessante intervista alla Gazzetta dello Sport. Ha parlato, alla Rosea, del suo passato ai Red Devils e dell'attuale momento che sta vivendo a Novara: "Quando ho iniziato a muovere i primi passi allo United ero solo un bambino che stava vivendo un sogno, in uno degli stadi più belli al mondo, con uno dei club più forti al mondo, ora sono un uomo, molto più maturo, consapevole che nella vita nulla ti è regalato e tutto deve essere inseguito con forza, ferocia, se lo si vuole ottenere. Qui a Novara mi trovo bene, mi sono integrato alla perfezione in un gruppo parecchio affiatato, che dispone di ottime qualità ed è ben allenato da mister Boscaglia".
Federico 'Keko' Macheda ha vissuto anni piuttosto travagliati in Inghilterra. le esperienze in Championship non hanno lasciato in eredità ricordi positivi all'attaccante romano, il quale è rimasto anche svincolato per qualche mese, vivendo forse il periodo più brutto della sua carriera: "Ho vissuto male i mesi da svincolato, ma il calcio è anche questo. Hanno inciso anche gli infortuni, dopo di essi mi sono allenato con il Watford ed anche a Roma da solo in palestra ed ho sempre confidato in me stesso, consapevole che la mia occasione sarebbe arrivata anche perchè non sono un trentenne". L'obiettivo del Novara, a questo punto del torneo, sono gli spareggi promozione: "Dobbiamo lottare duro, possiamo centrare l'obiettivo playoff. La vittoria di Frosinone per noi deve essere la svolta. Io ho perso la prima parte della stagione ed ora sono carico a pallettoni, non voglio più fermarmi".