Il pareggio contro il Torino, un 1-1 che ha visto Simy rispondere a Belotti, se da un lato fa sorridere il Crotone, dall'altro non porta in dote buone novelle, per i calabresi, costretti ad inseguire più che mai un Empoli vincente, contro ogni pronostico, in casa di una Fiorentina sempre più lontana dall'Europa League. Nonostante un trittico fortunatissimo, ben sette punti in tre gare, i rossoblu continuano a non dormire sogni tranquilli, fermi al diciottesimo posto ed ora distanti ben cinque lunghezze dalla permanenza diretta. 

Sia chiaro, a sei giornate dalla fine nulla è detto, ma pensare ad un tracollo toscano, misto alla definitiva esplosive degli Squali appare francamente impossibile, anche se nulla è certo, considerando l'imprevedibilità di un campionato che vede ancora indefinita la sua classifica. Provando a non dare per spacciati i rossoblu, sono solo due le sfide apparentemente proibitive, quelle cioè contro Milan e Lazio, squadre in piena corsa Europa League e dunque poco intenzionate a perdere punti allo Scida e quella contro la Juventus, a Torino. Da vincere, senza diverse soluzioni, in casa del Pescara e contro l'Udinese, collettivi che non dovrebbero più dire nulla in questa stagione, per diversi motivi. La prossima, a Genova sponda Samp, un pari sarebbe gradito, considerando soprattutto l'impegno che vedrà i diretti avversari dell'Empoli, impegnati cioè in casa del Milan.

Considerando anche il finale di stagione dei toscani, che hanno solo Milan ed Atalanta come avversari proibitivi, gli Squali di Nicola dovranno compiere un vero e proprio miracolo, sfruttando le proprie qualità che finalmente, dopo una stagione tartassata, sembrano aver trovato felice indirizzamento verso un gioco schematico ma a tratti piacevole, che ha messo seriamente in difficoltà molti collettivi più quotati, su tutti Inter e Milan all'andata. Già dalla prossima sfida, come detto contro la Sampdoria, i calabresi dovranno continuare a fare bene, trascinati da un Diego Falcinelli già autore di undici marcature e voglioso di implementare ancora il proprio bottino personale.

Comunque vada, l'esperienza in A servirà moltissimo alla rosa di Nicola, che ha potuto confrontarsi con collettivi fortissimi e meglio attrezzati, mentalmente predisposti ad affrontare sfide di certo livello. Ciò che ha maggiormente punito i rossoblu, infatti, è stato proprio il timore reverenziale verso le altre diciannove, che spesso hanno conquistato punti negli ultimi minuti proprio a conferma di quanto detto.

Se non si considerasse solo l'ultimo quarto d'ora, infatti, i Pitagorici sarebbero abbondantemente salvi e potrebbero già pensare a come preparare la prossima stagione. Ora però è tardi per i rimpianti e Nicola lo sa: non c'è tempo per il passato, occorre lavorare duramente cercando di fare il massimo numero possibile di punti e sperando in un altro tracollo dell'Empoli, che non ha particolarmente brillato in questa stagione.