Nel segno di Diego Falcinelli. Il sogno del Crotone, chiamato Serie A per la seconda volta in due anni, torna a materializzarsi come d'incanto. Tre gol in centottanta minuti per riprendere colore, fiducia, entusiasmo. La vittoria di Verona contro il Chievo spiana la strada alla speranza, quella sull'Inter di Stefano Pioli la rende ancor più concreta. Quattro punti rosicchiati all'Empoli, con lo spirito di sacrificio e l'abnegazione che contraddistingue la voglia di non mollare mai dei calabresi, ai quali va dato merito, anche contro tutti i pronostici quando nessuno più se l'aspettava, di aver centrato due vittorie di fila di assoluto prestigio. 

La voglia di non mollare, quella di Davide Nicola, che al netto delle oggettive difficoltà sta guidando la squadra pitagorica verso una miracolosa impresa; quella del presidente Vrenna, che al netto degli scarsissimi risultati, non si è lasciato prendere dall'ansia e dalla frenesia del cambio di panchina, proseguendo e perseguendo la scelta fatta in avvio di stagione: "La squadra è sempre stata viva. Anche contro le grandi, ha dimostrato di saper stare in campo. Cambiare allenatore è tra le cose più deleterie per una società, soprattutto per un club piccolo come il nostro. Abbiamo sempre visto il lavoro del mister, è stato sempre sul pezzo e la squadra è sempre stata viva. Quando si cambia, si fanno danni”.

Il vento è cambiato, due settimane fa, prima della trasferta di Verona: l'ultima spiaggia ha tolto pressione dalle spalle del Crotone, bravo a non negare mai la sua natura davanti ad ogni avversario. Juventus, Roma, Napoli o chicchessia, fa poca differenza, aspetto mentale che ha permesso a Falcinelli e compagni di affrontare anche le ultime due gare con la stessa mentalità, la stessa dedizione.  Sei punti nelle ultime sfide giocate, tre, la metà, quelli da recuperare all'Empoli di Martusciello, reduce da due pareggi nelle ultime dieci uscite stagionali. I toscani non vincono da tre mesi, dall'1-0 sull'Udinese al Castellani e sembrano entrati in una spirale negativa dalla quale sembra difficile emergere. “Cairo troverà un Crotone più agguerrito del Torino, ci aspettano sette finali. I ragazzi sanno che dovranno dare tutto, il Torino ha vinto a Cagliari e sfideremo un grande attaccante come Belotti. Ma il Crotone darà tutto per conquistare un buon risultato a Torino” il diktat del patron in vista della prossima sfida, dell'Olimpico in Piemonte. Poi la Sampdoria, prima delle ultime cinque, decisive, sfide, tre delle quali saranno allo Scida. 

A tal proposito, il presidente Gianni Vrenna sempre ai microfoni di "Radio Anch'io Sport", ha chiosato commentando il cammino della sua squadra nelle ultime giornate: "È duro, ma dobbiamo crederci perché nel calcio non bisogna mai dire mai. Bisogna scendere in campo con la consapevolezza che non abbiamo mai sfigurato, abbiamo grande cuore. Ai ragazzi ho detto di andare in campo sereni, spensierati e di giocare a calcio. Quello che arriva, è tutto guadagnato". Del resto, la gara di ieri contro l'Inter lo insegna: nulla è impossibile.