Quattro squadre per tre posti. Cinque considerando anche la Fiorentina di Paulo Sousa, che senza far proclami e tra mille vicissitudini sta provando a rientrare in corsa disperatamente. I dubbi del Milan, le incertezze dell'Inter, la favola Atalanta e il cinismo della Lazio: la corsa per l'Europa League entra nel vivo, quando mancano solo otto giornate al termine del campionato. 

La quarta accede direttamente alla fase a gironi, assieme alla vincitrice della Coppa Italia (se dovesse essere la Lazio), oppure assieme alla quinta classificata (se dovesse vincere la Juventus); la quinta (o la sesta, dipende sempre dalla Coppa) dovrà passare per il terzo turno preliminare. La lotta entra nel vivo, come si dice in gergo "saranno otto finali", con tanto di scontri diretti per rendere il tutto più emozionante. 

Da quando ha sostituito la vecchia Coppa Uefa, l'Europa League ha cambiato format e organizzazione, aprendosi ai paesi calcisticamente meno potenti e dando spazio alle continue sorprese, dovute per lo più alla vastità della competizione. E' indubbiamente un torneo logorante, molto lungo, soprattutto per chi ottiene l'ultimo posto disponibile, a causa del passaggio attraverso il terzo turno preliminare. Da metà luglio a maggio, attraversando autunno e inverno nelle più remote località dell'est Europa. Iniziare la preparazione almeno due settimane prima del normale programma è indubbiamente sconveniente, oltre che nocivo, poiché presuppone metodologie di allenamento diverse dal quotidiano. Tuttavia, come purtroppo le nostre 'rappresentanti' sono spesso abituate a fare, la competizione viene snobbata in malo modo, diventando occasione per rimediare orribili figure e risultati pessimi. Puntualmente, però, l'anno successivo l'obiettivo resta unanime: rientrare in Europa. A ottobre dello stesso anno già si ripudia quella competizione tanto agognata qualche mese prima, come contentino per i tifosi, e adesso bistrattata senza colpo ferire. Occorre assolutamente invertire questo trend, non solo per un discorso di ranking, ma anche e soprattutto per il prestigio del nostro campionato, che ha negli occhi l'ultima vittoria nell'Europa minore del Parma di Alberto Malesani (addirittura 17 anni fa!).

Ma bando alle chiacchiere e diamo un'occhiata alla situazione in classifica delle compagini immischiate in questa lotta alla pari. 

La Lazio, a meno di clamorosi ribaltoni, ha già un piede e mezzo nella fase a gironi. La squadra dell'ottimo Simone Inzaghi rappresenta, assieme all'Atalanta, una delle piacevoli sorprese di questo campionato. La ridotta distanza dal Napoli, con lo scontro diretto ancora da giocare, spinge i biancocelesti a sognare, guardando soprattutto in avanti, ma i capitolini dovranno tenere d'occhio anche le proprie spalle per evitare brutte sorprese in un finale di campionato davvero infuocato per quel che riguarda l'Europa. Anche il calendario rappresenta una variabile importante per la classifica finale e, da questo punto di vista, i biancocelesti non possono proprio sorridere. Genoa, Palermo, Roma, Samp, Fiorentina, Inter e Crotone in successione (in grassetto le partite in trasferta). In realtà la presenza di tutti questi scontri diretti rappresenta un banco di prova importante, ma anche uno stimolo in più per provare a raggiungere traguardi impensabili ad inizio stagione. Inzaghi dovrà gestire bene le forze e provare a non accontentarsi, ma con un occhio di riguardo per le inseguitrici.

Foto: SS Lazio/Twitter
Foto: SS Lazio/Twitter

Immediatamente dietro la Lazio, c'è l'Atalanta targata Gian Piero Gasperini, vera favola di questa Serie A 2016/2017. La Dea, nonostante la scoppola subita dall'Inter qualche settimana fa, è in piena corsa Europa (58 punti, due in meno della Lazio) e mira ad ottenere un posto senza passare dai turni preliminari. La speranza è, anzitutto, che la squadra di Inzaghi non trionfi in Coppa Italia (e, da questo punto di vista, i biancocelesti hanno in mano gran parte del proprio destino) e poi che si riescano a mantenere alti l'entusiasmo e la concentrazione, per evitare bruschi cali in corrispondenza del traguardo finale. Per quanto riguarda gli scontri diretti, i bergamaschi sono in svantaggio sia con l'Inter che con la Lazio (3-4 a Bergamo, 2-1 a Roma), mentre col Milan si attende la gara di ritorno alla terz'ultima (dopo lo 0-0 di S. Siro) e si spera in un ritorno in corsa della Fiorentina (0-0 all'andata, altrettanto al ritorno, ma vantaggio nella differenza reti generale in caso di arrivo a pari punti). Anche l'Atalanta, dunque, mostra buone chances di approdare in Europa, culminando la favola, tenendo anche conto di un calendario ostico ma non impossibile: Sassuolo, Roma, Bologna, Juve, Udinese, Milan, Empoli, Chievo. Decisiva sarà probabilmente la sfida col Milan, a Bergamo, alla terz'ultima.

A tre punti dall'Atalanta, si inserisce l'Inter di Stefano Pioli, in corsa per la Champions fino a qualche giornata fa. Poi, complice qualche scontro diretto perso e innumerevoli punti lasciati per strada, il cammino si è complicato e adesso l'Europa League è l'obiettivo minimo. Anche su questa linea, però, il cammino sembra tutt'altro che agevole, visto lo splendido periodo di forma di Atalanta e Lazio. La vittoria per 7-1, ai danni dei bergamaschi, pone i nerazzurri di Milano in vantaggio negli scontri diretti contro la Dea, mentre le partite di ritorno con Milan e Lazio sono ancora da giocare (2-2 nel derby d'andata, vittoria per 3-0 a San Siro con la Lazio). Di seguito il calendario dei meneghini: Crotone, Milan, Fiorentina, Napoli, Genoa, Sassuolo, Lazio, Udinese. Un calendario ricco di scontri interessanti per rimettersi in carreggiata, ma eguale come difficoltà a quello delle contendenti. 

Foto: Inter.it
Foto: Inter.it

In settima posizione, staziona attualmente il Milan, che dopo un ottimo girone d'andata si è un po' perso tra qualche infortunio di troppo e alcuni risultati non esaltanti. Con i suoi 54 punti, la squadra rossonera si attesta appena dietro l'Inter (che ne ha 55), ma con il derby ancora da giocare. La squadra di Montella, dopo una stagione travagliata, mira a tornare in Europa dopo qualche anno di isolamento, per tornare ad affacciarsi verso quelle realtà che le competono. I rossoneri sono in vantaggio, negli scontri diretti con la Lazio (2-0 a San Siro, 1-1  all'Olimpico) mentre attendono il ritorno con l'Atalanta. La sensazione è che sia proprio quella la partita decisiva per decretare le tre italiane in Europa League. Il calendario completo di queste ultime otto giornate rossonere: Palermo, Inter, Empoli, Crotone, Roma, Atalanta, Bologna, Cagliari. 

Apparentemente fuori dai giochi la Fiorentina, non tanto per un discorso di carattere matematico, quanto per la scarsa concretezza e lo scarso cinismo dimostrati dai ragazzi di Sousa nei momenti clou della stagione. La classifica riporta una distanza di appena 7 punti con l'Atalanta (e con diversi scontri diretti ancora da giocare), ma la situazione ambientale e tecnica dei viola non permette ai tifosi di provare a sognare. In queste ultime otto giornate, i viola affronteranno Sampdoria, Empoli, Inter, Palermo, Sassuolo, Lazio, Napoli e Pescara.

Definita la griglia e la situazione di partenza, la corsa può riprendere da dove si era interrotta. La speranza è che l'enorme "buco" tra Fiorentina e Sampdoria non determini in negativo la corsa Europa, a causa della presenza di numerose squadre da tempo prive di obiettivi. Si scaldano i motori, si accendono i semafori, la Serie A entra finalmente nel vivo !