Juventus-Chievo, gara dai tanti volti. Per i bianconeri - nonostante Allegri si sia nascosto e abbia deviato le attenzioni in conferenza stampa - questa è una partita di passaggio, dove il turnover sembra più che scontato, perché martedì è già ora di Champions, è già tempo di affrontare gli alieni blaugrana. La massima attenzione è dunque quasi tutta rivolta verso il Barcellona, partita che non solo potrebbe decidere le sorti della stagione della Vecchia Signora, ma che sa anche di storia. Tuttavia prima c’è l’ostacolo Chievo. Per i veronesi quella di domani sera è una partita importante non tanto per la classifica, ma piuttosto per una sorta di soddisfazione personale.

L’allenatore del Chievo, Rolando Maran, è consapevole dell’abnorme difficoltà di fare risultato in quel di Torino, ma non si dà per vinto già in precedenza. Infatti così ha parlato alla Gazzetta dello Sport: "L’interpretazione della Juve in casa lascia pochi punti deboli, noi possiamo solo fare la partita perfetta. Non dobbiamo pensare a come la Juve ci può far male ma mettere in campo la nostra identità. La Juve in casa è quasi imbattibile, ma questo non deve condizionarci.  Ti puoi adattare all’avversario ma devi mettere il tuo dna. Solo così puoi uscirne premiato".

Poi ha rilasciato anche qualche parola a riguardo degli obiettivi del Chievo nella stagione corrente: "L’obiettivo è alzare sempre l’asticella: ci proveremo fino alla fine, anche se non è facile. Io comunque ho abituato i ragazzi a non guardare la classifica e ad avere sempre qualcuno da prendere. Ripeto spesso che dobbiamo violentarci per essere più forti di un appagamento inconscio".

Per quanto riguarda l’undici titolare che affronterà la squadra campione d’Italia, Maran non sembra dubbioso. Il modulo sarà il 4-3-1-2, dove nelle retrovie, oltre a Sorrentino tra i pali, agiranno Frey, Dainelli, Cesar, e Cacciatore. Il tridente della mediana sarà probabilmente composto da Castro, Radovanovic, ed Hetemaj. Davanti, con Birsa trequartista, la coppia d’attacco sarà Pellissier e Inglese.