Domenica di passione per Napoli e Juventus, che dopo una sfida tesissima ed incerta si dividono la posta in palio, non smuovendo affatto le rispettive classifiche. Dopo un inizio davvero scintillante, 0-1 di Khedira dopo appena sei minuti, la Juventus non riesce più a rendersi pericolosa, subendo lentamente l'avanzata di un Napoli in rete, con Hamsik, solo all'ora di gioco. Nella fase finale di frazione i partenopei si mettono ancora in luce con Mertens, palo per lui, e Callejon, mancando però il 2-1. Juventus che sale a quota 74. Dieci punti in meno, invece, per il Napoli.
Padroni di casa che scendono in campo con il consueto 4-3-3: davanti a Rafael, preferito all'acciaccato Reina, difesa a quattro composta da Hysaj, Albiol, Koulibaly e Strinic, altra sorpresa rispetto all'undici iniziale. In mediana, lanciato dal 1' Jorginho, protetto ai lati dalle mezz'ali Allan ed Hamsik. Nulla cambia invece in attacco, con Mertens falso nueve assistito da José Callejon e Lorenzo Insigne. Rimaneggiato 4-2-3-1, invece, per gli ospiti, con Allegri che lancia Lemina a destra al posto di Cuadrado. Pjanic trequartista, assistito a sinistra da Mario Mandzukic, recuperato in extremis. Qualche altro cambio negli altri ruoli, con Buffon protetto da Bonucci e Chellini, sorvegliati ai lati da Lichtsteiner ed Asamoah. Al centro del campo, Khedira e Marchisio, mentre in avanti non è mai stato in dubbio il core ingrato Higuain.
Gara fin dai primi minuti particolarmente compassata, con le due formazioni che affrontano il match adottando i rispettivi stili di gioco visti fin dalle prime battute stagionali: i bianconeri, infatti, palleggiano, i partenopei cercano al contrario l'aggressivo contropiede verticale. Al 6', come un fulmine a ciel sereno, a colpire sono proprio gli ospiti, in rete grazie ad un guizzo di Sami Khedira, bravissimo a controllare in area sfruttando il preciso assist di Pjanic. Una bella azione, da parte della Juventus, che trova schierata ma forse troppo debole in marcatura la retroguardia napoletana. La rete subita abbatte mentalmente il collettivo di Sarri, che per buona fase di prima frazione non trova spazi tra la fitta maglia difensiva pensata da Allegri.
Al 19' si mette finalmente in evidenza il Napoli, che approfitta a metà di un pallone regalato da Chiellini ad Allan. Il brasiliano, lucido, alza un lob per Mertens che di petto serve l'accorrente Hamsik, il cui tiro finisce ampiamente a lato della porta protetta da Buffon. Un minuto dopo altro brivido per gli ospiti, quando un colpo di testa all'indietro di Chiellini termina sopra la traversa bianconera. Succede davvero poco, comunque, nella fase centrale di primo tempo, dove le due squadre evitano di allungarsi per non scoprirsi in maniera eccessiva. Alla mezz'ora di gioco, ancora Napoli pericoloso, quando il sempre pronto Mertens serve un Hamsik poco preciso.
L'uomo più in evidenza, al netto delle occasioni, è proprio Dries Mertens, che tre minuti dopo libera il mancino al limite non preoccupando però Buffon. Il tiro del belga, infatti, è centrale e strozzato. La disposizione tattica juventina frena dunque le velleità partenopee, che si limitano a scialbi tiri da fuori poco pericolosi per Buffon e compagni. Nella fase finale di gioco sale il Napoli con Insigne, che al 40' si libera bene e lascia partire il solito destro a giro che, a Buffon immobile, si spegne sul fondo. Succede poco altro, fino al duplice fischio di Orsato, con il Napoli pressante ma di fatto poco concreto.
Seconda frazione che comincia con la Juventus più in palla, per due volte pungente dalle parti di Rafael: al 47' è Higuain a concludere, trovando il muro umano di un difensore avversario, appena un minuto dopo l'argentino imbecca invece Lemina, che spara alto non preoccupando affatto l'estremo difensore di casa. Importante, comunque, la precedente progressione del bianconero, bravo a crearsi spazio a centrocampo superando due avversari. Al 50, ripartendo velocemente grazie ad un intervento di Mertens su Higuain, il Napoli si rende pericoloso con Insigne, che servito conclude in area mancando di poco lo specchio della porta.
Guizzanti, i partenopei trovano la rete al 56', annullata però da Orsato per giusto fuorigioco. Premendo e mettendo alle corde i bianconeri, infatti, è Callejon a ribadire in rete un pallone lasciato vagante da Buffon, poco preciso al momento di respingere l'insidioso tiro di Mertens. Le molte chance mancate sono solo il preludio al meritato gol di casa, che giunge all'ora di gioco e sugli sviluppi di una buona azione. Autore del pari, il capitano Marek Hamsik, che fa esplodere il San Paolo piazzando nell'angolino un assist preciso di Mertens, che trova completamente fuori posizione un Bonucci in parte colpevole per il goal subito.
L'ottimo momento del Napoli spaventa e non poco la Juventus, che al 64' ringrazia la Dea Bendata, la cui mano invisibile impedisce a Mertens di segnare frapponendo il palo tra il belga e la rete. Ancora una volta colpevole, comunque, la difesa juventina, con Asamoah che regala il pallone al 14 belga in maniera avventata e confusionaria. Superata la paura, la Juventus si assesta, non riuscendo comunque ad impensierire Rafael Cabral. Differentemente, i padroni di casa appaiono più convinti, mancando la rete al 75' con Mertens, murato al momento del tiro.
Nell'ultimo quarto d'ora i ritmi inevitabilmente calano, considerando soprattutto le energie spese da parte delle due formazioni. I cambi adoperati sia da Sarri che da Allegri, inoltre, assestano la sfida sui binari dell'equilibrio, con i neo-entrati inizialmente incaricati di inserirsi, in corsa, nei rispettivi scacchieri tattici. All'89' ennesimo fulmine a ciel sereno napoletano: assist con il contagiri di Zielinski, solito inserimento di Callejon alle spalle del terzino sinistro e colpo di testa impreciso dello spagnolo, che non centra la porta né trova un compagno pronto al tocco in porta. Succede poco altro, con Orsato che conclude le ostilità dopo tre minuti.
Buona partita del Napoli, che tiene in mano le redini del gioco mancando però di quel plus che forse gli avrebbe portato i tre punti. Il gioco di Sarri, scintillante, ha confermato forse la consueta unicità, che in tante occasione ha impedito ai partenopei di vincere partite complicate e particolarmente ostiche. Questa sera, inoltre, i padroni di casa hanno fallito numerose occasioni, dimostrando forse un timore reverenziale verso una Juventus salvata dal palo e troppo spesso rinunciataria, abbassatasi di baricentro poco dopo il vantaggio. Allegri, in vista del Barcellona, dovrà aggiustare qualcosa. Migliore in campo per i padroni di casa, Hamsik. Per gli ospiti in evidenza Khedira.