Ieri sera è andata in scena l'ennesima "tragedia in neroverde". Nonostante l'ottima partita disputata, infatti, il Sassuolo di Eusebio Di Francesco è tornato a casa senza punti, meritando la vittoria ma non riuscendo a conquistare nemmeno uno stretto pareggio. Ancora una volta, i ragazzi di patron Squinzi non sono riusciti a prendersi il bottino pieno, sottolineando una tendenza stagionale che ha definitivamente compromesso il cammino di Berardi e compagni, partiti con la migliori speranze ma costretti, giornata dopo giornata, ad abbassare le proprie pretese.
Scesi in campo con il più classico dei 4-3-3, i padroni di casa non hanno demeritato in tutto il primo tempo, passando meritatamente in avanti grazie ad un perfetto lancio di Missiroli che imbecca Berardi, travolto da uno Strakosha reo di aver procurato il rigore calcolando male i tempi d'intervento. Passati in vantaggio, il 25 calabrese non fallisce, i neroverdi continuano a pressare, sfiorando il raddoppio con una conclusione di Defrel che, poco prima della mezz'ora, non trova la rete con un impreciso pallonetto. E' il miglior momento del Sassuolo, che gioca benissimo impensierendo spesso de Vrij, non l'ultimo arrivato, grazie ad una serie di triangolazioni che vedono protagonisti i tre celeri attaccanti di casa.
Quando tutto sembra andare per il meglio, il Sassuolo è costretto a cede il passo alla malasorte, mancando ancora il goal con Lirola e subendolo al 44', quando il puntero Immobile capitalizza il cioccolatino di Felipe Anderson, marcando l'1-1 alla prima ed unica vera occasione laziale della ripresa. La rete dell'ex Siviglia e Dortmund abbatte mentalmente il Sassuolo, che non riesce più a controllare la gara nella ripresa. Escludendo il goal di Matri annullato per offside, infatti, fino al 2-1 i padroni di casa non riescono ad alzare il baricentro, subendo lo svantaggio nel peggiore dei modi, una deviazione sfortunata di Acerbi che costringe Consigli all'autogol. Il finale di gara è impietoso: al 90' Pellegrini colpisce i legni, quattro minuti dopo è Berardi a sbagliare da pochi passi, concludendo di fatto le ostilità.
Al di là della sfortuna, presente, l'ennesima sconfitta stagionale del Sassuolo mostra con lampante tristezza una tendenza che ha profondamente indirizzato il cammino dei neroverdi, quella mentalità vincente che ha impedito loro di ribaltare situazioni negative o, più semplicemente, di confermare quelle in discesa, come la partita di ieri contro la Lazio. Una volta conquistato il vantaggio, infatti, i neroverdi hanno subito il pari alla prima occasione avversaria, lasciandosi di fatto sfuggire dalle mani le briglie dell'incontro. Il rocambolesco 2-1 ha poi chiuso i giochi, condannando i padroni di casa alla sconfitta.
Assicurata la salvezza per defezioni altrui, Di Francesco dovrà lavorare molto sull'aspetto mentale della rosa, fatta di giovani talentuosi ma manchevoli di giocatori esperti, vere e proprie "chiocce" incaricate di implementare lo sviluppo dei compagni più giovani. Il giovane allenatore, o chiunque prenderà il suo posto, si ritroverà dunque ad affrontare una situazione non facile, resa maggiormente complessa dal possibile addio, a fine stagione, di qualche talento. Lirola dovrebbe tornare alla Juventus, discorso analogo per Berardi, voluto comunque anche dall'Inter. Senza dimenticare Pellegrini, promesso sposo alla Roma. Ora i neroverdi dovranno chiudere al meglio la stagione, evitando altri ingiusti KO che non migliorerebbero di certo l'umore di una squadra costretta ad un percorso meno vincente di quello immaginato all'inizio.